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L’UNAM (Unione Nazionale Avvocati per la Mediazione) all’assemblea generale del 10 maggio svoltasi a Reggio Emilia

alla presenza dei delegati di tutte le sezioni locali, ha eletto i componenti del Comitato Esecutivo per il prossimo triennio. I nuovi dirigenti nazionali hanno condiviso le scelte dei predecessori e confermato come responsabile nazionale del progetto “Pubbliche Amministrazioni” l’Avv. Massimo Cesca.
Desidero esprimere pubblicamente un grande ringraziamento ai precedenti dirigenti UNAM per il percorso meraviglioso condiviso in questi anni e un grande ringraziamento al neo Presidente e a tutti i neo componenti del Comitato Esecutivo per avermi confermato coordinatore di un progetto estremamente complesso, ma anche estremamente interessante ed importante sul piano economico e sociale nazionale.
Sviluppare la cultura della mediazione e definire i contenziosi in tempi celeri è un’esigenza sempre maggiormente sentita dai privati, dalle aziende e anche dalle amministrazioni pubbliche. Non a caso anche le istituzioni europee hanno continuamente sollecitato l’Italia ad attuare ogni provvedimento ritenuto utile per ridurre la durata dei processi in tutti i gradi di giudizio. La recente riforma della giustizia che porta la firma dell’ex Ministra Cartabia, proprio al fine di ribadire e sostenere l’istituto della “giustizia conciliativa” come strumento essenziale anche per le controversia che vedono coinvolte pubbliche amministrazione e favorirne un uso sempre più ampio, ha apportato modifiche normative molto interessanti al d.lgs. n. 28 del 2010, per attenuare i timori di possibili danni erariali contestabili ai dirigenti convolti. Però, ancora oggi, nonostante gli apprezzabili tentativi del legislatore, diversi profili di applicabilità della normativa sono percepiti come oscuri e i dirigenti hanno ancora una certa diffidenza ad avvalersi di queste procedure.
Compito prioritario del gruppo di lavoro nazionale sarà proprio quello di promuovere e diffondere una diversa visione del conflitto in tutti gli enti pubblici, nella certezza che una rapida definizione delle controversie con le P.A. costituisce la premessa imprescindibile per garantire l’efficienza della giustizia, garantire la crescita economica nazionale e per garantire la coesione sociale.

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