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VENEZIA (ITALPRESS) – Una struttura vicina al cittadino, in grado di offrire servizi sempre più flessibili e personalizzati. Un’evoluzione dell’attuale casa della Salute, che offre già una serie di prestazioni, che verranno ulteriormente ampliate, in ambito sanitario e socio assistenziale. Hanno preso ufficialmente il via questa mattina, a Schio (VI), i lavori per la nuova Casa di Comunità che troverà spazio nell’attuale struttura di via San Camillo de Lellis. Un progetto di manutenzione straordinaria, che consentirà di garantire una migliore distribuzione degli spazi e degli ambulatori, offrire un’accoglienza più confortevole a utenti e operatori e sistematicità ai servizi già erogati.
All’appuntamento erano presenti l’assessore alla Sanità e al Sociale, insieme al direttore generale dell’Azienda ULSS7 Pedemontana Carlo Bramezza, al direttore dei Servizi Socio Sanitari Eddi Frezza e al sindaco di Schio Cristina Marigo. Alla cerimonia hanno inoltre partecipato numerosi sindaci del territorio e rappresentanti delle associazioni locali del Terzo settore. “Stiamo vivendo un momento storico della sanità veneta, che punta a un potenziamento dei servizi sul territorio, a una medicina di prossimità che, dopo la pandemia, ha avuto un’accelerazione grazie ai fondi del PNRR e a una programmazione regionale che ha recepito le indicazioni nazionali per garantire standard uguali in tutto il Paese” ha evidenziato l’assessore Lanzarin.
“Conosciamo l’importanza di questi luoghi di cura in cui verrà attuata la vera integrazione tra la componente ospedaliera, dedicata alla gestione delle emergenze e acuzie, e quella territoriale. Nella casa di comunità troveranno spazio i medici di medicina generale integrata, i pediatri di libera scelta, gli ambulatori specialistici, il punto unico di accesso (PUA), per indirizzare i cittadini, in collegamento con i servizi sociali dei Comuni. E’ l’evoluzione della società, con l’invecchiamento della popolazione e l’aumento delle patologie croniche, che impone questa evoluzione” aggiunge Lanzarin. “Il Piano regionale di attuazione del PNRR, Missione 6, prevede la realizzazione di 99 le Case di Comunità nella Regione del Veneto, 8 nell’Azienda sanitaria Ulss 7 Pedemontana: quattro per distretto. Un passaggio importante dal punto di vista culturale, con una visione che mette il cittadino al centro, provvedendo alla sua cura e assistenza nel luogo più vicino possibile al suo domicilio. Una rivoluzione culturale che sarà accompagnata da molte altre progettualità: dalla sperimentazione del numero unico socio sanitario 116117, alle 49 Centrali Operative Territoriali, dai 30 Ospedali di Comunità, all’introduzione dell’infermiere di famiglia. A questo lavoro si aggiunge un impegno per il potenziamento del capitale umano, come dimostra il piano straordinario per far fronte alla carenza di personale” conclude l’assessore alla Sanità e al Sociale.
I lavori, che prevedranno opere edili e il rifacimento degli impianti elettrici, meccanici e termo sanitari, interesseranno una superficie di circa 500mq e avranno una durata di 147 giorni. Verranno realizzati 5 nuovi ambulatori, locali di servizio e sale di attesa per un costo complessivo di 500 mila euro.

foto: ufficio stampa Regione Veneto

(ITALPRESS).

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