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ROMA (ITALPRESS) – Ultimo appuntamento giovedì 27 giugno alle ore 20.30 in Sala Santa Cecilia (Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone) con le sinfonie di Ludwig van Beethoven dirette da Daniele Gatti, che non affrontava l’integrale da quando tra il gennaio 2015 e il maggio 2016 lo eseguì sul podio della Mahler Chamber Orchestra. Gatti, che tornerà a Santa Cecilia il prossimo maggio per due concerti in abbonamento, aprirà la serata con la Sinfonia n. 8 di Beethoven definita dallo stesso autore “piccola Sinfonia” in ragione delle dimensioni più ridotte e di un solo apparente ritorno a un linguaggio del passato. Terminata nel 1812, l’Ottava conquista con un raffinato humour e un secondo movimento, Allegretto scherzando, dedicato all’inventore del metronomo J. N. Màlzel del quale Berlioz scrisse: “Cose del genere cadono così come sono giù dal cielo per finire nella testa dell’artista e all’ascolto ne restiamo stupefatti”. Dopo l’intervallo, l’Orchestra, il Coro (istruito da Andrea Secchi), il soprano spagnolo Sara Blanch, il contralto Eleonora Filipponi, Bernard Richter (tenore) e Jordan Shanahan (basso) eseguiranno la Sinfonia n. 9 “Corale” di Beethoven, con la celebre Ode alla gioia di Friedrich Schiller che nel quarto movimento esalta i valori di libertà e fratellanza universale in nome di una superiore armonia del cosmo, e che poco più di un mese fa ha festeggiato i duecento anni dalla sua prima esecuzione, avvenuta al Teatro di Porta Carinzia di Vienna il 7 maggio 1824. Beethoven, girato di spalle e ormai completamente sordo, al termine della première non si rese immediatamente conto dell’entusiasmo che regnava in sala finchè non fu fatto voltare verso il pubblico dalle due cantanti Caroline Unger ed Henriette Sonntag e vide gli spettatori commossi che sventolavano i loro fazzoletti bianchi. Nel 2001 la Nona Sinfonia è stata dichiarata dall’Unesco “Memoria del mondo”. (ITALPRESS).

Foto: ufficio stampa Santa Cecilia

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