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MILANO (ITALPRESS) – Dal 14 febbraio al cinema nei panni di Athos in “I tre moschettieri-Milady”, sex symbol che ha sempre avuto accanto donne bellissime, a cominciare dall’ex moglie Monica Bellucci, Vincent Cassel racconta in un’intervista pubblicata sul numero di OGGI in edicola di domani che in realtà le sue tre figlie (Deva, 19 anni, Lèonie, 13, nate dal matrimonio con la Bellucci, e Amazonie, 4, avuta con la seconda moglie Tina Kunakey) hanno la priorità su tutto e per loro ha rinunciato a trascorrere lunghi periodi nel suo luogo del cuore, il Brasile, e passa più tempo a Parigi, dove le più piccole vanno a scuola.
«La maggior parte del tempo mi prendo cura di loro, tutto il resto è secondario». Naturalmente l’approccio cambia a seconda dell’età e così se con Amazonie gioca (nelle foto pubblicate da OGGI fanno insieme castelli di sabbia sulla spiaggia di Rio de Janeiro, durante le vacanze di fine anno) con le più grandi lavora di strategia: «Se sei presente ma esageri con l’offrire il tuo punto di vista, dimostri una mancanza di fiducia. Il trucco è esserci, capire cosa succede e non interferire».
Cassel, 57 anni, dopo la fine del matrimonio con Tina Kunakey, a novembre ha ufficializzato la relazione con la 27enne modella Narah Baptista, ma mantiene un buon rapporto con le sue ex: «Se una donna è stata importante per te non puoi permettere che rabbia o gelosia cambino le cose». E di Monica Bellucci, ora fidanzata con il regista Tim Burton, dice: «So che Monica è felice e questo è molto importante per me. Ho vissuto con lei 18 anni, abbiamo due figlie e non so quanti film abbiamo girato insieme. E’ una parte importante della mia vita».
Di sè dice di essere un uomo tormentato, «eccome, ma tendo a non indulgere in quella direzione… Ho la tendenza a tornare al corpo, con lo yoga, la meditazione e il surf. E poi con la maturità ho imparato un altro trucco: tenere la mente lucida. Quando non mi sento bene non bevo finchè non torno a posto». Altro trucco: «Aver abbandonato i sensi di colpa. Dovresti sentirti in colpa quando fai qualcosa di sbagliato sapendo di farlo. Se sul momento non ne sei consapevole, meglio non massacrarti».
– foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

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