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ROMA (ITALPRESS) – “Il dato saliente di oggi è il significativo abbassamento dei tempi rispetto a un anno fa, testimoniato dal fatto che il miglior tempo di Norris è già di quasi due decimi inferiore a quello della pole di Verstappen del 2023. E’ quindi pressochè certo – a meno che la qualifica non si svolga su una pista bagnata – che il tempo previsto per la pole (1’26″1), risultato della media delle simulazioni ricevute dalle squadre alla vigilia di ogni gara, sarà sicuramente migliorato in maniera sensibile”. Lo ha detto Simone Berra, chief engineer Pirelli al termine del venerdì del Gran Premio di Gran Bretagna di Formula 1.
“Certamente le temperature più basse rispetto allo scorso anno hanno influito in maniera rilevante ma è altrettanto vero che su un tracciato molto impegnativo e probante come questo viene fuori più che altrove il reale potenziale delle monoposto di quest’anno”, ha aggiunto Berra.
“Da una prima analisi dei dati raccolti nelle due ore di prove libere, possiamo dire innanzitutto che la differenza di prestazione fra le tre mescole è in linea con quanto avevamo visto due settimane or sono a Barcellona: c’è circa mezzo secondo fra la Hard e la Medium e poco più di un secondo fra la Medium e la Soft. Rispetto allo scorso anno, sembra che la Hard sia più performante, sia sulla distanza che come prestazione pura, rimettendola in gioco per la gara a discapito della Soft, che oggi ha accusato un pò di graining”, ha concluso lo chief engineer Pirelli.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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