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Il Museo del Presente Falcone e Borsellino accoglie l’American Corner

PALERMO (ITALPRESS) – La sua apertura era stata annunciata a maggio, a margine delle commemorazioni per il 32esimo anniversario della strage di Capaci; adesso l’American Corner è realtà, pronto a costituire un punto nevralgico non solo di Palazzo Jung ma di tutta Palermo. Alla presentazione dello spazio, situato all’interno del Museo del presente e nato dalla partnership tra la Fondazione Giovanni Falcone e la Missione diplomatica degli Stati Uniti in Italia, hanno partecipato tra gli altri Maria Falcone, presidente della Fondazione, l’ambasciatore statunitense in Italia Jack Markell, il sindaco di Palermo Roberto Lagalla e l’assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Aricò; presenti anche le massime autorità civili e militari. L’American Corner, il terzo realizzato in Italia dopo quelli di Trieste e Pistoia, si presenta come un’area finalizzata a promuovere la cultura degli Stati Uniti (soprattutto per quanto riguarda il legame con l’Italia), attraverso nuclei tematici cari al Museo del presente quali la memoria e l’impegno civile: il racconto coinvolge, in particolare, quelle donne e quegli uomini che hanno combattuto la mafia oltreoceano e che in qualche modo avevano stabilito un legame con Giovanni Falcone. Accanto alla dimensione espositiva ci saranno tante iniziative in programma (dibattiti, mostre, proiezioni di film, workshop) cercando un ampio coinvolgimento nelle scuole ma non solo.
Il legame del giudice assassinato il 23 maggio 1992 con gli Stati Uniti affonda le radici nel 1986, quando l’ambasciata americana in Italia lo invitò all’International Visitor Leadership Program: si trattava allora del più prestigioso programma di scambio professionale del governo degli Stati Uniti. In seguito Falcone si recò più volte oltreoceano per incontrare colleghi e collaboratori, molti dei quali conosciuti proprio nel 1986: nel 2020, in occasione dell’ottantesimo anniversario dell’International Visitor Leadership Program, il Dipartimento di Stato americano scelse Giovanni Falcone come personaggio simbolo delle relazioni Italia-Usa nell’iniziativa ‘Faces of Exchangè, per il suo contributo alle relazioni bilaterali e alla cooperazione tra i due paesi nel contrasto al crimine internazionale. Ed è proprio di questo rapporto tra Giovanni Falcone e gli Stati Uniti di cui parla la sorella Maria, sottolineando come “non solo non si è interrotto, ma prosegue. Oggi siamo qua a coronare una grande opportunità per Palermo, ovvero la creazione all’interno del Museo del presente di un punto che può dare la possibilità anche ai giovani di avere dei rapporti e delle notizie riguardo la cultura americana, così da accrescere le loro potenzialità”.
Un plauso arriva anche da Markell: “Questo per noi è un annuncio davvero importante – afferma, – Abbiamo cercato a lungo di espanderci con un American Corner nel sud Italia è per noi non c’era un partner migliore della Fondazione Falcone: essere qui al Museo del presente è molto importante, in quanto vogliamo inviare il segnale di quanto sia forte questo legame e basato su diritti umani. Per questo rinnovo il mio ringraziamento a Maria Falcone”.
Lagalla esprime soddisfazione nel vedere come “Palermo accoglie il terzo American Corner in Italia, come luogo di incontro e incrocio di esperienze ma soprattutto di confronto e approfondimento tanto dei temi della legalità quanto di dibattito per le culture dei due paesi: abbiamo bisogno dell’internazionalizzazione e di guardare alle future generazioni, certamente la collaborazione crescente con gli Stati Uniti non può che migliorare quest’obiettivo”. Per Aricò “la Fondazione Falcone non solo sta sostenendo il governo regionale, come dimostra il fatto che i rapporti con il presidente Schifani sono ottimi, ma sta mettendo su un grandissimo lavoro non soltanto per i tanti giovani siciliani, ma come riferimento per l’intero mondo. Il legame con gli Stati Uniti, che sono nostro punto di riferimento ormai da decenni, si potrà consolidare attraverso uno dei simboli di Palermo, rappresentato non solo dalla memoria di Giovanni Falcone ma dalla fondazione stessa, che sta creando una sorta di fucina dell’intelligenza e del riscatto dell’intera Sicilia”.

– Foto xd8/Italpress –

(ITALPRESS).

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