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LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – I paesi nordafricani come la Tunisia si trovano ad affrontare gravi sfide legate al cambiamento climatico, che minacciano non solo la fornitura di acqua potabile ma anche la stabilità socioeconomica del paese.
Quest’estate, i tunisini si trovano ad affrontare gravi crisi con una cronica carenza d’acqua che incide sulla vita quotidiana; dall’acqua potabile all’agricoltura e all’industria. I cittadini tunisini scendono in piazza per esprimere il loro sgomento e la loro rabbia attraverso proteste sempre più frequenti. Il paese ha assistito a un aumento significativo dei movimenti di protesta solo lo scorso mese, con un aumento del 15% rispetto al mese precedente. La regione di Gafsa è emersa come epicentro della protesta, seguita da vicino da Mèdenine, Jendouba, Kairouan e Nabeul. Centinaia di persone hanno espresso il loro malcontento attraverso sit-in e blocchi stradali, protestando contro i ricorrenti tagli all’acqua. Questa crisi non ha risparmiato il settore agricolo, in particolare nel nord-ovest del paese, gli agricoltori hanno protestato per la mancanza di acqua per l’irrigazione, mettendo a repentaglio i loro raccolti.
Questa situazione allarmante fa parte di un modello più ampio di stress idrico che colpisce il Nord Africa, dove la diminuzione delle risorse idriche rappresenta una sfida esistenziale per le popolazioni e le economie locali. La questione della crisi idrica non riguarda solo la Tunisia. Paesi vicini come l’Algeria, Marocco e la Libia si trovano ad affrontare sfide simili dai cambiamenti climatici e, talvolta, da una gestione inefficiente delle risorse idriche. Questa situazione critica minaccia l’accesso all’acqua potabile per le popolazioni, la sicurezza alimentare e la stabilità economica della regione.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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