VENEZIA (ITALPRESS) – E’ stata inaugurata oggi la mostra “Re-Emerging” con il sostegno del Comune di Venezia all’interno dle palinsesto delle Città in Festa. Si tratta di un progetto multidisciplinare “che mira a esplorare le connessioni tra l’isolamento delle persone vissuto durante il lockdown e l’osservazione della Natura, che appariva cambiata dopo il brusco calo della pressione antropica, cercando in tal modo di evidenziare gli aspetti di adattamento e resilienza emersi da circostanze straordinarie” come ha sottolineato Giovanna Poggi Marchesi, ideatrice del Progetto stesso. Presente per l’Ammistrazione comunale Ermelinda Damiano, presidente del Consiglio comunale di Venezia: “Un progetto dal grandissimo valore scientifico, culturale, artistico ma soprattutto umano e sociale. L’esposizione fa riferimento a come la nostra città, Venezia, ha vissuto i lunghi mesi della pandemia, ponendo l’accento su diversi aspetti, tra cui quello ambientale. Nel complesso, ad emergere è il contrasto di sentimenti e sensazioni provati dalle persone durante il lockdown, dall’angoscia, alla realizzazione dell’importanza dell’aiuto reciproco e dei momenti di quotidianità trascorsi in famiglia. Sicuramente – conclude – una mostra che invita ad una necessaria riflessione su un periodo che, inevitabilmente, ha segnato la vita di ognuno di noi”
Le due scienziate ambientali dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, Alice Stocco e Silvia Rova durante il lockdown hanno diffuso un questionario per raccogliere i sentimenti negativi e positivi che le persone stavano sperimentando, invitandoli a riflettere sul rapporto con la Natura sia a livello individuale che collettivo. La loro analisi si affianca allo sguardo delle tre fotografe, dando evidenza e parola ai vissuti e proponendo insieme a loro una descrizione del lockdown più completa.
L’esposizione ha carattere immersivo con l’ausilio di realtà aumentata e di una mappa di fotografie digitale interattiva accompagnata dal tappeto sonoro dei rumori registrati durante la chiusura, quando il tempo e il vociare si erano fermati. Grazie a CORILA la mostra diventa anche l’occasione per creare un archivio digitale unico che raccoglie le immagini veneziane e le condivide con il resto del mondo mettendole gratuitamente a disposizione nel web. “Eravamo così di Gaby Wagner – Sentivamo così di Sophie Fauchier – Sognavamo così di Val Masferrer-Oliveira” è il percorso fotografico lungo il quale si snoda la mostra, i tre stati emotivi rappresentati dalle opere delle Artiste. L’imponente bellezza di Venezia riflessa nei canali, gli splendidi palazzi rinascimentali e le architetture gotiche della città vivono nelle fotografie di Gaby Wagner del primo lockdown nel 2020, un tripudio di luci, colori e assoluta perfezione. Negli introspettivi scatti del 2020 di Sophie Fauchier trovano posto, con estrema delicatezza, il silenzio dei luoghi, la solitudine degli abitanti e l’abbandono di una città fra le più idolatrate al mondo.
Le opere di Val Masferrer-Oliveira, sfumano tra realtà e sogno, ricreando una Venezia sommersa, evocando echi della leggendaria città perduta di Atlantide, fotografie oniriche dove si fondono etereo e tangibile, una visione poetica che diviene un avvertimento sulla fragilità di questa città così esposta agli effetti dei cambiamenti climatici Nulla è stato lasciato al caso in questo inedito e complesso “percorso”, incluso lo spazio espositivo che coincide con le Procuratie Vecchie, luogo simbolo della durata, della fedeltà alla tradizione e del prestigio della Serenissima Repubblica di San Marco, perfetto per dare evidenza al confronto fra il vuoto di persone e il silenzio a contrasto con l’affollamento rumoroso di oggi.
Un dialogo artistico e scientifico con il visitatore per portarlo a rivivere i sentimenti e i desideri che aveva provato durante quel tempo, a confrontare gli spazi della Venezia di oggi con quelli di allora, a stimolare nuove riflessioni sugli effetti di eventi così significativi della nostra esistenza.
foto: ufficio stampa comune di Venezia
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