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LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Il console italiano a Bengasi, Francesco De Luigi, ha ribadito l’impegno dell’Italia a cooperare con la Libia sulla questione dell’immigrazione clandestina. Questa dichiarazione è arrivata al termine di un workshop organizzato dalla Commissione per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale della Camera dei Rappresentanti in collaborazione con l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM).
Il workshop, incentrato sul ruolo di supervisione nella gestione della migrazione, ha visto la partecipazione, tra gli altri, del presidente della commissione per gli affari esteri della Camera dei rappresentanti, Youssef Al-Agouri, il relatore della commissione Mohamed Tamer e il console italiano Francesco De Luigi.
Al-Agouri ha sottolineato l’importanza di sforzi coordinati tra tutte le agenzie nazionali competenti e la necessità di sfruttare le competenze internazionali per sviluppare le capacità libiche. Ha espresso gratitudine all’OIM per il suo supporto tecnico alla Camera dei Rappresentanti.
De Luigi ha sottolineato il desiderio dell’Italia di collaborare con la Libia nella lotta all’immigrazione clandestina.
La Libia è stata a lungo un punto di transito critico per i migranti provenienti dall’Africa e dal Medio Oriente che tentavano di raggiungere l’Europa. L’instabilità politica del paese e la vicinanza all’Europa lo hanno reso un punto caldo per l’immigrazione clandestina. Negli ultimi anni, l’Italia è stata in prima linea negli sforzi per gestire e mitigare il flusso di migranti attraverso il Mediterraneo.
La collaborazione tra l’Italia e la Libia sulle questioni migratorie rientra negli sforzi più ampi volti a migliorare la capacità della Libia di gestire la migrazione in modo più efficace.
Nel frattempo, la polizia libica ha fatto irruzione in una casa in costruzione nella regione orientale di Qaryounis, Bengasi, scoprendo un’operazione di traffico di esseri umani. L’operazione ha portato al sequestro di una notevole quantità di benzina e all’arresto di diversi migranti.
La direzione della sicurezza di Bengasi ha dichiarato: “Seguendo le istruzioni del direttore generale della sicurezza Ahmed Al-Shamikh per combattere le attività illegali, sono state ricevute informazioni su individui di varie nazionalità che si riunivano in una casa in costruzione nell’area di Al-Teriya, nella giurisdizione di Qaryounis. Questi individui erano sospettati di voler migrare in Europa attraverso la costa libica”.
Sulla base di queste informazioni, il capo della stazione di polizia di Qaryounis ha ordinato a una squadra di ricognizione di indagare e arrestare eventuali sospetti. Dopo aver raggiunto Al-Teriya ed essere entrati nella casa, la squadra ha scoperto diversi migranti e ha trovato taniche di plastica da 60 litri piene di benzina. Inoltre, la polizia ha sequestrato un peschereccio e il suo motore. Durante l’interrogatorio, i migranti hanno rivelato l’intenzione di migrare utilizzando l’imbarcazione. L’indagine ha inoltre scoperto che un cittadino palestinese aveva orchestrato la migrazione e incassato i pagamenti. Tutte le parti coinvolte sono state consegnate alle autorità competenti per ulteriori azioni.
L’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (UNODC) ha chiesto alla Libia di attuare urgentemente politiche globali per combattere la tratta di esseri umani e prendere di mira i trafficanti. Un rappresentante dell’UNODC ha consigliato alla Libia di concentrarsi su quattro aree chiave: prevenzione e proibizione della criminalità, protezione delle vittime, perseguimento dei trafficanti e collaborazione con varie forze dell’ordine in Libia e nei paesi limitrofi.
“Continueremo a fornire assistenza tecnica e sostegno a diverse istituzioni libiche”, ha aggiunto il rappresentante, riconoscendo il sostegno dell’Unione Europea nell’attuazione di queste raccomandazioni.
L’UNODC sottolinea l’importanza di creare quadri giuridici solidi che vietano esplicitamente la tratta e il traffico di esseri umani. Le misure preventive dovrebbero includere campagne di sensibilizzazione pubblica e programmi educativi per informare le potenziali vittime sui pericoli della tratta. E’ fondamentale fornire servizi di sostegno completi alle vittime della tratta, compresi rifugi sicuri, assistenza medica, sostegno psicologico e assistenza legale per aiutarle a ricostruire le loro vite.
E’ fondamentale rafforzare il sistema giudiziario per garantire che i trafficanti siano ritenuti responsabili. Ciò comporta la formazione delle forze dell’ordine e dei funzionari giudiziari su come gestire i casi di tratta in modo efficace e umano. E’ necessaria una maggiore cooperazione tra le forze dell’ordine libiche e le loro controparti nei paesi vicini per contrastare le reti di trafficanti che operano oltre frontiera. Operazioni congiunte, condivisione di intelligence e strategie coordinate possono interrompere in modo significativo le attività di traffico di esseri umani.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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