
BOLOGNA (ITALPRESS) – Lo spazio inteso come elemento basilare per il percorso rieducativo del detenuto: 200 immagini realizzate dal fotografo Francesco Cocco, nel periodo che va dal dicembre 2022 al dicembre 2024, nei luoghi dedicati alla vita quotidiana del detenuto nella struttura penitenziaria minorile bolognese del Pratello. Il libro, “Repertorio di immagini degli spazi trattamentali del centro giustizia minorile di Bologna”, un progetto del Garante regionale dei detenuti Roberto Cavalieri, è stato presentato in mattinata nel Centro di giustizia minorile del Pratello. Alla presentazione è intervenuto il presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, Maurizio Fabbri, che ha ribadito l’impegno delle istituzioni sul tema della detenzione carceraria: “Abbiamo voluto fin da subito – la nuova Assemblea legislativa si è insediata da poche settimane – mettere al centro dell’agenda il tema della detenzione carceraria. Nei giorni scorsi, assieme al presidente De Pascale e all’assessora Conti, ho visitato la casa circondariale bolognese della Dozza, una delle esperienze più intense della mia vita, un modo per toccare da vicino il quotidiano delle persone detenute”. Il presidente Fabbri ha parlato, poi, del volume fotografico: “Anche questo progetto va nella direzione di far conoscere all’esterno il sistema carcerario, in questo caso attraverso gli spazi dedicati ai detenuti in una struttura minorile, con l’obiettivo primario di arrivare a quei cambiamenti che tutti noi auspichiamo”. Il carcere, ha concluso, “è una parte integrante della nostra società e comunità e come tale dobbiamo occuparcene”.
Il volume raccoglie immagini di contesti e ambienti riservati alle persone detenute (come, ad esempio, stanze di pernottamento, aule, laboratori, luoghi di culto), compresi quelli delle attività cosiddette trattamentali: spazi dedicati alla rieducazione del detenuto, che, attraverso il percorso trattamentale, dovrà acquisire quegli strumenti che gli consentiranno una volta fuori di essere reintegrato nel sistema sociale di riferimento. “Si tratta, quindi, – spiega Francesco Cocco – di spazi di vita quotidiana spesso assenti nell’immaginario che si ha di un carcere, ma che costituiscono ambiti fondamentali perchè, prima di tutto, abitati da persone. In definitiva, luoghi attraversati dal confine tra il dentro e il fuori”. “Lo spazio – ha ribadito il garante regionale dei detenuti, Roberto Cavalieri – diventa centrale nel percorso rivolto al reinserimento sociale del detenuto minorenne una volta fuori. Questa successione di scatti fotografici restituisce in forma artistica il tema degli spazi all’interno di quel peculiare luogo di privazione della libertà personale che è l’istituto penale dei minorenni di Bologna. Luoghi che la cittadinanza normalmente non conosce o che, comunque, considera di isolamento e privazione. All’interno di questi spazi si consumano le esperienze detentive dei ragazzi, che devono avere la sostanza di contenuti educativi, favorendo lo sviluppo della loro personalità”.
“Le immagini di Cocco – è poi intervenuta la garante regionale dei minori, Claudia Giudici – anche se prive dei volti che abitano questi luoghi evocano comunque le loro voci. Di fatto, si tratta di un mondo che immaginato da fuori può rappresentare angoscia e castigo. Tuttavia, attraverso queste fotografie, che mostrano e descrivono le differenti strutture del carcere minorile (dalle attrezzature sportive alla scuola, dalla mensa ai vari laboratori), non si vuole certo dar conto di un microcosmo estraneo e parallelo a quello esterno ma di luoghi dove i giovani detenuti possano (o dovrebbero) vivere con dignità un percorso di rieducazione, prendendone possibilmente coscienza”. Alla presentazione del volume hanno partecipato anche il direttore del carcere del Pratello Alfonso Paggiarino, la presidente del tribunale minorile di Bologna Gabriella Tomai, Giuseppe di Giorgio procuratore dello stesso tribunale, l’assessora al welfare del Comune di Bologna Matilde Madrid, Marco Bonfiglioli del Prap e il Garante comunale dei detenuti Antonio Ianniello.
Nel carcere minorile di Bologna sono presenti a oggi 47 detenuti: 3 con età compresa tra i 14 e i 15 anni, 23 tra i 16 e i 17 anni, 15 tra i 18 e i 20 e 6 tra i 21 e i 24. La capienza regolamentare della struttura è pari a 40 posti.
foto: ufficio stampa Assemblea Legislativa Emilia Romagna
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