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MILANO (ITALPRESS) – “Nessuna pressione. Noi abbiamo sottoscritto la dichiarazione politica sulla sicurezza nel Mar Rosso – che è la più importante, e che la Francia ad esempio non ha firmato -, ma non abbiamo sottoscritto quella sugli interventi armati offensivi: una scelta da una parte obbligata, visto che ci vorrebbe prima un passaggio parlamentare, secondo la nostra Costituzione; dall’altro frutto di una convinzione politica, condivisa sia con il presidente del Consiglio, con il ministro Crosetto e con le nostre forze armate: c’è il rischio di un’escalation che vogliamo assolutamente evitare”. Lo dice in una intervista a “Il Corriere della Sera “il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani smentendo pressioni per la partecipazione dell’Italia all’offensiva militare di Stati Uniti e Gran Bretagna contro i ribelli dello Yemen. “Rispetto alla reazione militare di tre giorni fa siamo stati informati con molte ore di anticipo, visto che siamo alleati e che abbiamo una nave militare nelle stesse acque. Noi finora abbiamo dato soltanto il nostro sostegno politico, non militare, se con questa parola si intende l’uso offensivo della forza pianificato a fini deterrenti. Ho parlato io con Blinken quando Washington ha definito la dichiarazione che autorizza la forza di alcuni Stati e gli americani sono perfettamente consapevoli della nostra posizione” ha aggiunto il responsabile della Farnesina. “Noi siamo favorevoli a una missione europea allargata, più strutturata, abbiamo chiesto al commissario Borrell di mettere all’ordine del giorno proprio questo argomento. Una missione europea diversa da quella attuale, anche con regole di ingaggio diverse, cui parteciperebbe anche la Francia, è un obiettivo di breve periodo”.

foto: Agenzia Fotogramma

(ITALPRESS).

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