ROMA (ITALPRESS) – Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con Avviso pubblico, ha fissato le modalità e i termini di presentazione delle domande di agevolazione inerenti i progetti imprenditoriali finalizzati alla riconversione e riqualificazione dell’area di crisi industriale complessa dei sistemi locali del lavoro di Melfi, Potenza e Rionero in Vulture, in Basilicata.
L’avviso fa seguito alla stipula dell’Accordo di programma dello scorso 22 febbraio, che vede anche il coinvolgimento del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, dell’Agenzia Nazionale Politiche Attive del lavoro, della Regione basilicata e del Comune di Melfi.
Dal 16 aprile al 18 giugno 2024, le imprese già costituite in forma di società di capitali, le cooperative, i consorzi e le reti di imprese composte da un minimo di 3 ed un massimo di 6 imprese, potranno presentare domanda per le agevolazioni allo sportello online di Invitalia, soggetto gestore della misura per conto del Ministero.
La misura, che fa ricorso al regime di aiuto della Legge 181/1989, prevede lo stanziamento di 20 milioni di euro per la realizzazione di iniziative imprenditoriali che mirano alla salvaguardia dei livelli occupazionali, al recupero della capacità produttiva dei territori e all’attrazione di nuovi investimenti.
I 49 comuni della provincia di Potenza che saranno interessati dalle iniziative imprenditoriali sono: Abriola, Acerenza, Albano di Lucania, Anzi, Atella, Avigliano, Balvano, Banzi, Baragiano, Barile, Bella, Brindisi Montagna, Calvello, Campomaggiore, Cancellara, Castelmezzano, Filiano, Forenza, Genzano di Lucania, Ginestra, Laurenzana, Lavello, Maschito, Melfi, Montemilone, Muro Lucano, Oppido Lucano, Palazzo San Gervasio, Picerno, Pietragalla, Pietrapertosa, Pignola, Potenza, Rapolla, Rionero in Vulture, Ripacandida, Ruoti, Ruvo del Monte, San Chirico Nuovo, San Fele, Sant’Angelo Le Fratte, Satriano di Lucania, Savoia di Lucania, Tito, Tolve, Trivigno, Vaglio Basilicata, Venosa, Vietri di Potenza.
Le iniziative imprenditoriali dovranno prevedere programmi di investimento produttivo e/o programmi di investimento per la tutela ambientale, eventualmente completati da progetti per l’innovazione dell’organizzazione e/o innovazione di processo, progetti di ricerca e/o di sviluppo sperimentale, con spese ammissibili complessive non inferiori a 1 milione di euro.
Per i programmi presentati da reti di imprese, le spese non dovranno essere complessivamente inferiori a 1 milione 200 mila euro.
I progetti di ricerca industriale e/o sviluppo sperimentale sono ammissibili in caso programmi di investimento produttivo e/o di tutela ambientale con spese di importo superiore a 5 milioni di euro.
Le agevolazioni saranno concesse nella forma del contributo in conto impianti, dell’eventuale contributo diretto alla spesa e del finanziamento agevolato, entro i limiti delle intensità massime previste dal “Regolamento GBER”.
(ITALPRESS).