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ROMA (ITALPRESS/MNA) – Le Nazioni Unite hanno stanziato 5,3 milioni di dollari dal Fondo centrale di risposta alle emergenze (CERF) per sostenere 195 mila rifugiati sudanesi che vivono in condizioni difficili in Libia. Questo finanziamento fornirà anche aiuti essenziali alle comunità ospitanti che li accolgono.
Questa decisione era presa nel contesto di un crescente afflusso di rifugiati in fuga dal conflitto in Sudan, che si è intensificato da aprile. Molti rifugiati sudanesi hanno intrapreso viaggi pericolosi, alcuni anche a piedi, in cerca di sicurezza nella vicina Libia. Secondo le Nazioni Unite, questo nuovo finanziamento mira a fornire assistenza umanitaria immediata ai rifugiati, compresi cibo, medicine e alloggio. Sosterrà inoltre i servizi essenziali nelle comunità ospitanti che si trovano ad affrontare una maggiore pressione. Le Nazioni Unite e i suoi partner umanitari stanno cercando di raccogliere un totale di 1,5 miliardi di dollari per finanziare questo ambizioso piano. Le Nazioni Unite hanno sottolineato che questo piano di risposta deve affrontare una grave carenza di finanziamenti, con solo 313 milioni di dollari raccolti finora, che rappresentano solo il 21% dell’importo richiesto. Il portavoce delle Nazioni Unite Stephane Dujarric ha sottolineato che il conflitto in corso in Sudan ha provocato lo sfollamento di oltre un quinto della popolazione del paese. Le Nazioni Unite hanno chiesto alla comunità internazionale di mostrare solidarietà ai rifugiati colpiti dalla crisi in Sudan e Libia e di fornire il sostegno finanziario necessario per finanziare il piano di risposta umanitaria. L’organizzazione ha sottolineato che questa crisi umanitaria richiede sforzi internazionali concertati per fornire aiuti urgenti e lavorare verso soluzioni politiche sostenibili ai conflitti nella regione. La crisi dei rifugiati sudanesi si è intensificata drammaticamente dallo scoppio del conflitto in aprile, costringendo milioni di persone ad abbandonare le proprie case. I combattimenti, principalmente tra le forze armate sudanesi (SAF) e le forze di supporto rapido (RSF), hanno causato devastazioni diffuse, sconvolgendo vite e mezzi di sussistenza in tutto il paese. Molti rifugiati hanno cercato rifugio nei paesi vicini, con la Libia che emerge come una delle principali destinazioni grazie alla sua vicinanza geografica. Tuttavia, la stessa Libia è alle prese con sfide interne, tra cui l’instabilità politica e le difficoltà economiche, che le rendono difficile accogliere l’afflusso di rifugiati.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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