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ROMA (ITALPRESS/MNA) – Un partenariato strategico tra l’Italia e l’Eritrea su quattro settori prioritari di intervento: è quanto auspicato dal presidente eritreo Isaias Afwerki nel corso del vertice bilaterale con il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, alla presenza di una rappresentanza di grandi imprese italiane. Energie rinnovabili, acqua, manifatturiero e infrastrutture, per lo sviluppo stradale, ferroviario e della portualità. Questi i comparti prioritari indicati a Urso dal presidente Afwerki per lo sviluppo economico e produttivo dell’Eritrea. Ma anche nuove e ulteriori collaborazioni rispetto all’attività mineraria, all’agricoltura e all’allevamento, al turismo e al trasporto aereo, per il recupero del centro storico di Asmara e in campo sanitario e farmaceutico.
“Emerge ovunque il desiderio di Italia e la consapevolezza che il nostro Paese può svolgere proprio oggi un ruolo fondamentale per lo sviluppo del Paese e per la stabilità dell’area”, ha affermato il ministro Urso a margine del vertice, continuato oggi con il sopralluogo di alcune aziende e stabilimenti produttivi nella regione di Asmara.
Urso è accompagnato nella sua visita ufficiale nel Paese africano da una delegazione italiana composta dal direttore di Enel Grids & Innovability, dall’amministratore delegato del Polo Fincantieri Infrastrutture, dal responsabile affari internazionali di Ferrovie dello Stato Ferrovie dello Stato, e dal direttore agronomico internazionale di Bonifiche Ferraresi. Questa mattina la delegazione ha visitato alcuni siti produttivi, assieme al ministro degli Esteri eritreo Osman Saleh Mohammed, al consigliere economico Hagos Gebrehiwet e al ministro dell’industria e del commercio, Nesredin Bekit. Visitata la stazione di Asmara, da dove parte il collegamento ferroviario verso Massaua realizzato dagli italiani nel secolo scorso, con lo stabilimento e Ia revisione meccanica; la fabbrica di vetro realizzata dagli italiani ed abbandonata da decenni, una importnate diga recentemente realizzata con un impianto fotovoltaico, un allevamento intensivo e una zona agricola recentemente convertita a piantagione.
“Le imprese italiane hanno una naturale predisposizione a lavorare in Eritrea, come dimostrano i consolidati rapporti sviluppati negli anni e la presenza tangibile dell’Italia ovunque vi sia un sito produttivo, chiaramente ancora visibile nei macchinari e nel know-how”, commenta Urso.
Presente, inoltre, il responsabile della telemedicina del Policlinico “Agostino Gemelli”, che ha potuto approfondire presso il locale ospedale le possibili forme di collaborazione sanitarie con Asmara.

– Foto ufficio stampa Mimit –

(ITALPRESS).

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