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MATERA (ITALPRESS) – A Matera il primo incontro aperto sul progetto integrato per la tutela dell’ambiente e la salvaguardia della salute della comunità locale, LucaS, il progetto della Regione Basilicata finanziato con 25 milioni nell’ambito degli accordi tra Total, Eni, Mitsui e Shell. Il progetto prevede il monitoraggio di otto aree a maggiore rischio della Basilicata e un’attività di sorveglianza sanitaria. Le aree: il SIN di Tito Scalo- Ferrandina- Pisticci; l’area della Val D’agri-Cova; Valle del Sauro-Tempa Rossa; Pollino-Area Nordoccidentale: Centro Enea-Trisaia, termovalorizzatore del Rendina; cementificio di Barile e Matera;Ferriera di Potenza e la Valle del Mercure. La Regione sarà dotata di un sistema completo di dati sulle matrici ambientali, ecosistemi per individuare possibili bioindicatori per il monitoraggio dello stato di salute della popolazione, con la valutazione del potenziale effetto mutageno e cancerogeno degli inquinanti ambientali su modelli in vitro. Il fine è adottare interventi sui comportamenti di sanità pubblica, per garantire la sicurezza della popolazione esposta ai rischi ambientali e realizzare un Polo di Ricerca diffuso sul territorio regionale e di formazione professionale.
“Ci saranno investimenti in risorse umane, in ricerca, è la scienza che si apre al mondo esterno nell’ottica della prevenzione – ha sottolineato la referente scientifica del progetto Rosanna Cifarelli. Siamo ambiziosi ma sono anni che stiamo pensando ad una fotografia sullo stato ambientale e sanitario dei nostri territori. Da questo progetto ci aspettiamo arriverà un modello di studio da trasferire anche ad altre regioni. I nostri partner analizzeranno i dati, gran parte già a disposizione e tra un anno ci aspettiamo già i primi riscontri. Gireremo i territori della regione, per divulgare questa attività scientifica”. “La vigilanza sanitaria di questo progetto che durerà 5 anni – ha sottolineato l’assessore regionale alla Salute Cosimo Latronico, permetterà di avere un monitoraggio sistematico, siamo molto soddisfatti dell’avanzamento dei lavori del progetto LucAS lo studio integrato andrà a vantaggio delle popolazioni residenti in aree con emergenze ambientali e sanitarie”. “Le complessità ambientali di alcune aree – ha detto l’assessore all’Ambiente Laura Mongiello – impongono un innalzamento del livello di intervento pubblico ed in continuità con quanto già realizzato dalla Direzione Ambiente, stiamo andando a innescare e alimentare un processo virtuoso”.
In Lucas, è stato spiegato nel corso della presentazione, il comitato tecnico scientifico indipendente affiancherà le direzioni generali per l’Ambiente e per le Politiche per la persona della Regione Basilicata ed è costituito da: Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Basilicata; Istituto di Ricerca degli Ecosistemi Terrestri (CNR IRET); Istituto di Metodologie per l’Analisi Ambientale (CNR IMAA); Università della Basilicata; Università di Padova – Dipartimento di Scienze Cardio-Toraco-Vascolari e Sanità Pubblica (DSCTV); Centro di Riferimento Oncologico Della Basilicata (IRCCS CROB); Istituto Superiore di Sanità – Centro di Riferimento per la Medicina di Genere; Campus Bio-Medico di Roma; Università di Napoli Federico II, Dipartimento di Scienze Sociali e Farbas (Fondazione Ambiente Ricerca Basilicata).

– Foto: xc2/Italpress –
(ITALPRESS).

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