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MILANO (ITALPRESS) – “Collaborare per competere è un obiettivo fondamentale per offrire risposte sempre più puntuali alle grandi sfide di carattere globale e per rafforzare la capacità del sistema-Paese di guidare i processi di transizione e crescita che attraversano la società 5.0. Favorire l’accesso di imprese e startup al settore delle Scienze della Vita, promuovendo sinergie tra multinazionali e realtà di piccole dimensioni nonchè partnership tra il pubblico e il privato, significa in particolare investire su soluzioni innovative, in grado di produrre effetti positivi su ambiti essenziali quali il diritto alla salute”. Lo ha dichiarato il governatore Massimiliano Fedriga, nel corso del proprio intervento al convegno “Gli ecosistemi territoriali delle scienze della vita e le politiche pubbliche delle Regioni”.
Promossa da Regione Friuli Venezia Giulia in collaborazione con il Cluster Scienze della Vita Fvg, Federated Innovation @Mind e Astrazeneca, la mattinata di lavori presso il Milano Innovation District ha chiamato a raccolta esponenti di istituzioni, imprese e mondo della ricerca per fare sintesi sulle strategie funzionali a supportare lo sviluppo delle “life sciences” in Italia.
Tra gli intervenuti, oltre al presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, il presidente Farmindustria Marcello Cattani, il presidente di Confindustria Dispositivi Medici Nicola Barni, il presidente di Federchimica Assobiotec Fabrizio Greco, il vicepresidente di Life Sciences Assolombarda Sergio Dompè e il presidente del Cluster Tecnologico Nazionale Scienze della Vita (Alisei) Massimiliano Boggetti. La “lecture”, incentrata sulla sanità come investimento, è stata tenuta dal presidente dell’Investment Committee di InvestEU Fabio Pammolli, mentre le conclusioni sono state affidate al direttore del programma “Human Longevity” dell’Irccs San Raffaele e al presidente di Astrazeneca Claudio Longo.
Un settore, quello delle Scienze della vita, “sul quale – come rimarcato da Fedriga – il Friuli Venezia Giulia investe con convinzione: trenta sono infatti i milioni allocati tra il 2022 e oggi, finalizzati ad attrarre talenti, sostenere i processi di innovazione e rafforzare la crescita economica attraverso l’export”.
Nel dettaglio, in Friuli Venezia Giulia il Cluster ha mappato oltre 170 imprese operanti nei settori del biomedicale, delle biotecnologie, dell’informatica medica e dell’Active&Assisted Living, cui si aggiungono 12 organismi di ricerca, quattro ospedali di ricerca (Asugi, Asufc, Burlo e Cro), tre parchi scientifici e tecnologici e oltre 10mila realtà non-profit.
“Numeri – secondo il governatore – che offrono una chiara rappresentazione della ricchezza del nostro territorio e che, al contempo, ci sollecitano a sviluppare nuovi modelli di successo attraverso la promozione di sinergie a livello nazionale e internazionale mirate a facilitare il trasferimento tecnologico e la diffusione delle conoscenze. L’incontro di oggi tra una realtà piccola ma fortemente innovativa come il Friuli Venezia Giulia e player internazionali, non ultima Regione Lombardia, è in tal senso esplicativa della nostra volontà di volgere lo sguardo a prospettive di più ampio respiro”.
Concetti ripresi anche dall’assessore alla Ricerca Alessia Rosolen, che ha sottolineato “l’impegno della Regione nella costruzione di un ecosistema multidisciplinare e di alto livello, con il preciso scopo di stimolarne la crescita e di portare così a una sempre maggiore integrazione tra ricerca, innovazione e impresa. Puntare sulla ricerca, sulla condivisione di conoscenza e competenze e sul consolidamento della filiera dell’alta formazione, con nuove figure professionali che sappiano rispondere alla forte evoluzione vissuta dal sistema, significa quindi – ha concluso l’assessore – investire nella società e giocare d’anticipo sulle sfide globali che ci attendono”.
-foto ufficio stampa Regione Fvg-
(ITALPRESS).

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