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MILANO (ITALPRESS) – Rendere accessibile a un maggior numero di persone, per mezzo di un’esposizione piana e non eccessivamente tecnica: è la definizione del verbo divulgare riportata dal dizionario Devoto-Oli. In ambito medico-scientifico, la divulgazione permette di far arrivare a un pubblico ampio informazioni e notizie utili per la vita di tutti i giorni e per migliorare la salute, prevenendo le malattie o affrontandole al meglio. Una missione che oggi più che mai si compie con media e strumenti diversi, dai social network ai libri, dalle conferenze alle trasmissioni di salute. ‘Scientia potentia est’, ovvero ‘sapere è poterè, come recita la frase attribuita al filosofo Francis Bacon. Sono questi alcuni dei temi trattati dalla giornalista Eliana Liotta, firma del Corriere della Sera, autrice del best seller ‘La dieta smartfood’, distribuito in oltre 20 paesi, e direttrice della collana ‘Scienze per la vità della casa editrice Sonzogno, intervistata da Marco Klinger, per Medicina Top, format tv dell’agenzia di stampa Italpress.
“Siamo stati abbastanza in basso in Europa nei gradini della divulgazione scientifica, lo abbiamo visto durante il Covid purtroppo, ma stiamo migliorando – ha esordito la scrittrice e comunicatrice scientifica – Sono nati di recente dei master in Comunicazione di scienza, vita e salute in tutta Italia, io insegno a Parma e i miei studenti sono laureati in diverse facoltà che poi hanno deciso che la loro passione era raccontare la scienza. Un problema delle università italiane è che non si insegna la comunicazione, nè in generale nè con il paziente – ha sottolineato – Un conto è condurre la pratica clinica, un altro conto è sapere raccontare al pubblico e ai pazienti”. E sul suo libro più noto, ‘La dieta smartfood’: “E’ stato uno dei primi libri in assoluto a raccontare come quel che noi mangiamo, quindi l’alimentazione, possa influire sulla nostra salute”.
Per la collana ‘Scienze per la vità, diretta da Liotta, è stato di recente pubblicato ‘Il cuore ha sempre ragionè di Giulio Pompilio: “L’autore è il direttore scientifico del centro cardiologico Monzino di Milano. I manualetti di auto aiuto difettano perchè non spiegano bene, i libri ci servono per una comunicazione più complessa – ha aggiunto – In questo libro nella prima parte si raccontano le avanguardie della cura del cuore, poi naturalmente la scienza scende giù dalla torre eburnea e racconta come si può fare per star meglio, ma a questo ci arriva dopo”. “E’ importante distinguere tra complicato e complesso: nel primo caso è qualcosa che non si sa spiegare, il secondo argomento necessità invece di un pochino più di tempo – ha spiegato Liotta – Galileo diceva che è facile parlare oscuro e difficile parlare chiaro, proprio per questo bisogna studiare”.
Infine, sui suoi inizi e sui progetti futuri in cantiere: “Ho iniziato a occuparmi di divulgazione scientifica per la curiosità, la voglia di sapere e di conoscere, ma anche di raccontare – ha ricordato Liotta – Quando parliamo di scienza, vita e salute raccontiamo le meraviglie degli esseri umani. Non siamo particolarmente veloci nè forti, ma il nostro grande vantaggio è di poter apprendere attraverso l’esperienza e intessere rapporti sociali. Un medico si occupa di una cosa specifica, io da giornalista e scrittrice posso avere una visione d’insieme – ha precisato – Sono contenta di quello che sto facendo: ho studiato filosofia, ma non è così lontana dal metodo scientifico. Nell’imminente futuro, andrò a dirigere un mensile, ‘Benesserè, delle edizioni San Paolo, a partire da marzo 2024. Sto anche pubblicando un mio libro per La Nave di Teseo, ‘La vita non è una corsà – ha concluso – Abbiamo poi altri titoli in cantiere per la collana ‘Scienze per la vità”.

– foto tratta da video Medicina Top –
(ITALPRESS).

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