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MILANO (ITALPRESS) – “Ci sono due parole a cui penso sempre: scelta e indifferenza. Nel pessimismo che mi pervade e che non mi dà questa grande speranza, vorrei poterne coltivare almeno una: che i giovani di oggi siano capaci di fare la scelta” di non essere indifferenti. “Ho sempre consigliato ai ragazzi meravigliosi che incontro nelle scuole di staccarsi dall’amore per quel telefonino idiota e di fare la scelta”. Si tratta, ad esempio, “di scegliere quale libro leggere – che la cultura è così importante – e come rivolgersi ai propri genitori”. Lo ha detto la senatrice a vita Liliana Segre, durante la presentazione a Palazzo Marino delle iniziative per la Giornata della Memoria. Ai tempi del fascismo e del nazismo, “c’era un’indifferenza assoluta che ha permesso per anni l’emanazione di leggi razziali e che delle persone venissero messe da parte e ignorate – ha proseguito – . Io ero una ragazzina stupida però mi colpiva molto il fatto che queste cose potessero succedere a dei cittadini italiani, circa 40 mila di persone di fede ebraica. E la scelta” di opporsi “fu di pochissimi allora, non solo in Italia, anche in Germania”. Segre ha raccontato che, dopo la caduta del fascismo, “molti si dichiaravano antifascisti. Quando sono tornata” dal campo di Auschwitz-Birkenau “venne ad accogliermi molto affettuosamente una famiglia di miei vicini di casa molto fascista, ma che aveva lasciato che le figlie giocassero con me fino allo sfollamento. Mi vennero a dire: ‘noi siamo sempre stati contrari, Mussolini non ci è mai piaciutò. Prima ci tolleravano cordialmente, improvvisamente erano diventati antifascisti. Prima loro non avrebbero mai fatto la scelta”, ha concluso.(ITALPRESS).

Foto: xm4/

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