“Dopo la scomparsa di Silvio – una ferita ancora aperta – tutti ci davano al 3%, risucchiati dalla tragedia. Invece oggi puntiamo al 10% alle europee e al 20% alle prossime politiche. Pensiamo anche al 11-12% alle amministrative in Basilicata, Abruzzo, Sardegna”. Così, in un’intervista a Libero, il ministro e segretario nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani.
“A differenza di quanto dice qualcuno, noi non pensiamo di rubare elettori a Fratelli d’Italia o Lega; in realtà, c’è uno spazio enorme fra la Meloni e la Schlein, e lì noi puntiamo”, spiega. In vista dell’imminente congresso del partito, Tajani sottolinea che “sarà all’insegna dell’unità, nel nome e sull’insegnamento di Berlusconi. Non essendoci più la ricerca di un delfino, ci siamo resi conto di essere, tutti noi, l’erede di Silvio, la cui figura resta incommensurabile. Berlusconi era talmente visionario che ha lavorato in un progetto per il futuro di Forza Italia, oltre le divisioni interne che, all’improvviso si sono sciolte come neve al sole, invece di sciogliersi il partito”. Comunque, chiosa, “il congresso sarà tutto tranne che un modo per contarsi”.
(ITALPRESS).
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