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TORINO (ITALPRESS) – “Ancora pericolose tensioni alla Casa Circondariale di Torino nel pomeriggio e nella serata di ieri quando un detenuto che pretendeva di esser trasferito in altro istituto si è armato con un paio di forbici e ha iniziato a minacciare i presenti”. A dare la notizia è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe, per voce del segretario del Piemonte Vicente Santilli: “Per dargli manforte, tutta la Sezione si è rifiutata di fare rientro nelle celle ed ha iniziato rumorosamente a minacciare ulteriori disordini fino a che non fosse stato accordato il trasferimento del loro compagno. I rumori e i disordini della sezione hanno fomentato gli animi dell’interno padiglione detentivo che si sviluppa su tre piani ed anche i ristretti del piano sottostante hanno intrapreso una manifestazione di protesta, più violenta della precedente, sfociata addirittura nell’incendio di alcuni materassi”.
Il sindacalista evidenzia che “l’aria irrespirabile ha determinato la necessità di fare uscire tutti i detenuti dalla sezione che sono stati accompagnati nel cortile passeggi. Ed è proprio in questo frangente che un venticinquenne di origini marocchine, approfittando della confusione, si è arrampicato sul muro che delimita il cortile e ha tentato di darsi alla fuga. Immediatamente è scattato l’allarme ed il detenuto è stato rintracciato mentre cercava un varco o un modo per superare il muro di cinta. Anche in questa circostanza il nostro plauso va al personale di Polizia Penitenziaria che ha dimostrato, se ancora fosse necessario, la grandissima capacità che lo contraddistingue e consente allo Stato di gestire con professionalità e capacità situazioni operative estremamente complesse e pericolose. Ai poliziotti feriti auguriamo una pronta guarigione”.
Santilli sollecita infine l’assegnazione di un Comandante titolare al Reparto di Polizia Penitenziaria: “Va evidenziato l’impegno dei vari comandanti non titolari che si sono avvicendati in questi mesi presso la cc di Torino, ma bisogna intervenire affinchè il Dap si adoperi una volta per tutte per assegnare un nuovo comandante alla Casa circondariale torinese”
Il segretario generale del SAPPE Donato Capece, che pure esprime il “plauso del SAPPE al personale dell’Istituto di Torino che ha saputo gestire con fermezza e professionalità la situazione”, chiama “in causa” direttamente “chiunque, ma soprattutto chi ha ruoli di responsabilità regionale dell’amministrazione penitenziaria. Non si può continuare a restare inerte, a non prendere iniziative a favore delle donne e degli uomini del Corpo di Polizia Penitenziaria in servizio nelle varie carceri piemontesi”, denuncia il leader del SAPPE. “Sconcerta, poi, rivedere le fiamme in carcere a Torino. E’ ancora vivo in tutti noi quel che avvenne il 3 giugno 1989, quando presero fuoco i materassi accatastati e le fiamme aggredirono il braccio femminile. Persero la vita 8 detenute e 2 agenti del penitenziario, Rosetta Sisca e Maria Grazia Casazza. Ed è dunque da delinquenti, da sciagurati ed irresponsabili commettere atti incendi in carcere, proprio a Torino poi…”.
Ferragosto di violenza anche nella struttura detentiva di Biella. Secondo quanto riferisce il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, “due detenuti di nazionalità africana ristretti nella stessa cella hanno avuto un acceso diverbio. Due agenti in servizio presso il Padiglione sono immediatamente intervenuti per portare alla calma i due ristretti”, spiega Vicente Santilli, segretario per il Piemonte del SAPPE. “Nel frattempo”, prosegue, “uno dei due detenuti si era armato di sgabello nel tentativo di lanciarlo per colpire l’altro ristretto. Purtroppo, lo sgabello colpiva uno dei due agenti. Il secondo detenuto, altamente inferocito, è stato fermato dagli agenti per evitare il contatto con l’altro ristretto, nella confusione un agente ha ricevuto un pugno in pieno volto e sulla spalla. Successivamente quando la situazione è stata portata alla calma, i due agenti sono stati accompagnati presso il nosocomio locale per le cure del caso”. “Questi sono eventi come più volte denunciato dal Sappe, primo e più rappresentativo Sindacato del Corpo di Polizia Penitenziaria, che destabilizzano l’ordine, la sicurezza e la serenità del personale operante presso la Casa Circondariale di Biella”, prosegue Donato Capece, segretario generale del SAPPE. Auspica che “l’Amministrazione Penitenziaria adotti con urgenza gli opportuni provvedimenti per restituire sicurezza e serenità lavorativa al personale di Polizia Penitenziaria che fa servizio a Biella e in Piemonte”, senza trascurare quella che è una richiesta storica del SAPPE: “dotare il personale del Corpo del taser e di ogni altro strumento utile a difendersi dalla violenza di delinquenti che non hanno alcun rispetto delle regole e delle persone che rappresentano lo Stato”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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