
LONDRA (INGHILTERRA) (ITALPRESS) â âLa cosa che piĂš mi piace di Napoli? Il senso di comunitĂ che in quella meravigliosa cittĂ si respira ovunque e in chiunque incontri. Quello che, invece, mi piace di meno è il fatto che non ci sia abbastanza lavoroâ. Parola di Trudie Styler, che allâIstituto Italiano di Cultura di Londra ha registrato il pienone presentando âPosso entrare? An ode to Naplesâ, il suo documentario che racconta il capoluogo campano prodotto da Big Sur, Mad Entertainment con Rai Cinema in coproduzione con Luce CinecittĂ . In conversazione con Rita Di Sano, Styler ha raccontato la sua âstoria dâamoreâ con Napoli, fatta vivere allo spettatore attraverso le voci di tanti protagonisti delle storie e della vita di ogni giorno della cittĂ di ieri e di oggi. Un amore sbocciato âtardi, perchè prima ero sempre stata in Toscanaâ, dove con il marito, la rockstar Sting, ha una tenuta. âMa andando a un film festival a Ischia ho conosciuto la cittĂ , la ho vissuta e me ne sono innamorataâ. Da qui la voglia di dedicarle, come dice la parte in inglese del titolo documentario, un'âOdeâ. Di farla vedere attraverso le vite di chi a Napoli vive, âdi chi è orgoglioso di essere rimasto e non intende andar viaâ.
âHo camminato per le strade â dice rivolta alla sala, dove in prima fila ad ascoltarla câerano lâAmbasciatore dâItalia nel Regno Unito Inigo Lambertini con il direttore Francesco BongarrĂ e lâAD di Rai Cinema Paolo Del Brocco â e bussando alle porte dicevo âposso entrarè. Le porte mi si aprivano. Le persone mi offrivano un caffè e mi parlavano di loro, della loro vita. Mi facevano sentire parte di una comunitĂ , come mi accadeva da piccola nel paesino del nord dellâInghilterra dove vivevo, dove tutti stavano sempre per strada e si conoscevanoâ.
foto: BongarrĂ
(ITALPRESS).