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LA VALLETTA (MALTA) (MNA/ITALPRESS) – L’ammiraglio italiano Valentino Rinaldi ha assunto il comando dell’Operazione IRINI dell’Unione Europea, succedendo all’ammiraglio Stefano Turchetto.
Questa operazione navale impone l’embargo sulle armi delle Nazioni Unite nei confronti della Libia, un paese impantanato nel conflitto dalla rivolta del 2011 che rovesciò Muammar Gheddafi.
L’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, capo della Difesa italiana, ha salutato la nomina di Rinaldi come un “forte messaggio di fiducia” da parte dell’UE, sottolineando il ruolo vitale dell’Italia nella sicurezza del Mediterraneo. La leadership dell’Ammiraglio Rinaldi segna un nuovo capitolo per l’Operazione IRINI, sottolineando una solida sorveglianza e applicazione delle norme marittime. Il successo dell’operazione è cruciale per gli obiettivi di politica estera dell’UE nel Mediterraneo, cercando di promuovere un ambiente stabile e sicuro che alla fine sosterrà il dialogo politico e la riconciliazione in Libia. L’operazione IRINI è un elemento cruciale della strategia dell’UE per stabilizzare la Libia. La missione ha ispezionato migliaia di navi, monitorato 1.480 voli sospetti e condotto controlli in 25 aeroporti, 16 porti marittimi e numerosi impianti petroliferi. Questi sforzi mirano a impedire che le armi alimentino il conflitto in corso nel paese dilaniato dalla guerra. Con una recente decisione, l’Unione Europea ha prorogato per un altro anno le misure di applicazione dell’embargo sulle armi nei confronti della Libia. Questa estensione autorizza gli Stati membri dell’UE a ispezionare le navi nelle acque internazionali al largo della costa libica sospettate di violare l’embargo sulle armi delle Nazioni Unite. La posizione strategica della Libia e le significative riserve petrolifere hanno attratto potenze regionali e internazionali, intensificando il conflitto. La persistente instabilità ha consentito a varie fazioni, sostenute da diversi attori stranieri, di competere per il controllo. Lanciata nel marzo 2020, l’operazione IRINI fa parte di un più ampio sforzo internazionale per sostenere la pace e la stabilità nella regione. La missione non solo impone l’embargo sulle armi, ma mira anche a frenare l’esportazione illecita di petrolio, formare la guardia costiera libica e interrompere le reti del traffico e del contrabbando di esseri umani.(ITALPRESS).

Foto: EUNAVFOR MED

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