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Università, quando studiare all'estero è un’opportunità di crescita

ROMA (ITALPRESS) – Studiare all’estero può essere una grande occasione di crescita: permette di arricchire la preparazione, accrescere le conoscenze, migliorare la conoscenza delle lingue straniere e di nuove culture e fare esperienze per la carriera. Ma quando si progetta di scegliere un corso all’estero occorre considerare che il sistema universitario e i criteri di ammissione del paese di destinazione sono spesso diversi dai nostri. I titoli accademici stranieri, poi, non sempre hanno valore legale in Italia. C’è anche l’aspetto linguistico. Per dimostrare la conoscenza della lingua di destinazione sono previsti dei test o può essere chiesto alla futura matricola il possesso di un certificato internazionale. I costi variano da un Paese all’altro e da un ateneo all’altro. Senza tralasciare tuttavia la possibilità di conseguire una borsa di studio. Un discorso a parte va fatto per l’Ue. I cittadini europei hanno il diritto di frequentare qualsiasi università dell’Unione alle stesse condizioni degli studenti del luogo. Il programma Erasmus dà inoltre la possibilità agli iscritti in Italia di svolgere una parte degli studi o di fare un tirocinio all’estero. Erasmus Mundus è il programma che consente di studiare o condurre ricerche in almeno due paesi e di conseguire un titolo comune, doppio o multiplo. Le borse di studio Erasmus Mundus possono anche sostenere collaborazioni con università di altre regioni del mondo. Ogni ateneo ha ovviamente un sito web dove è reperire tutte le informazioni necessarie. Tra quelli più ambiti brillano ancora statunitensi e britannici. Secondo il QS World University Rankings 2024, la classifica dei migliori atenei del Pianeta, al primo posto spicca il Massachusetts Institute of Technology. A seguire l’Università di Cambridge, nel Regno Unito, al terzo posto Oxford. Quindi Harvard e la Stanford University.
mgg/mrv

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