
ROMA (ITALPRESS) â Il ministro dellâIstruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, e Gino Cecchettin hanno firmato il protocollo dâintesa tra il MIM e la Fondazione Giulia Cecchettin.
âLe Parti â si legge nel Protocollo dâIntesa -, nel quadro delle rispettive competenze e nel rispetto dei principi di autonomia scolastica e delle scelte delle singole istituzioni scolastiche, intendono avviare una collaborazione volta alla definizione di progettualitĂ per supportare le studentesse e studenti delle scuole di ogni ordine e grado: ad affermare la cultura del rispetto verso ogni persona e, in particolare, del rispetto verso le donne; ad affrontare e superare le criticitĂ nelle relazioni di genere, sia nel contesto scolastico che in quello esterno; a contrastare ogni forma di violenza di genere, in particolare quella maschile sulle donne; a valorizzare relazioni paritarie e promuovere la capacitĂ di gestire i conflitti in modo costruttivo e nonviolento; a trasmettere il valore del rispetto per ogni essere umano, della vita, della libertĂ e dellâautodeterminazioneâ.
Nellâambito dellâinsegnamento dellâeducazione civica, saranno realizzate âattivitĂ di sensibilizzazione rivolte a studentesse e studenti delle scuole di ogni ordine e grado sul tema degli stereotipi di genere, delle discriminazioni e delle offese alla dignitĂ delle donne e della gestione non violenta dei conflittiâ, Le parti si impegnano inoltre âa promuovere, innanzitutto allâinterno dellâattuazione delle linee guida per lâinsegnamento dellâeducazione civica, percorsi formativi e metodologie didattiche innovative, anche studentsâ voice based, rivolte al corpo studentesco, nonchè corsi di formazione su scala nazionale rivolti al personale docente delle scuole di ogni ordine e grado, anche avvalendosi della collaborazione con organismi ed enti di ricerca (es. le UniversitĂ , Indire), organizzazioni e reti nazionali con comprovata esperienza nellâeducazione al rispetto delle differenze, alla cultura della nonviolenza e per il contrasto agli stereotipi; diffondere, presso le scuole, esempi di buone pratiche anche attraverso il ricorso al âpeer tutoringâ e alla âpeer educationâ nonchè alle testimonianze di giovani che hanno affrontato in modo corretto e positivo situazioni relazionali complesse; promuovere e organizzare gruppi di lavoro/discussione tra studentesse e studenti, con il coinvolgimento di docenti e lâeventuale supporto di organismi scientifici o professionali, dedicati al confronto e alla riflessioneâ.
â Foto ufficio stampa MIM â
(ITALPRESS).