LIPSIA (GERMANIA) (ITALPRESS) – Escludendo i due portieri, se non la 24esima scelta, è arrivato qui in Germania come una delle ultime soluzioni a disposizione di Spalletti. Mattia Zaccagni da Cesena, classe 1995, è entrato in lista in extremis. Il ct ha preferito lui ad Orsolini che, in campionato, aveva fatto meglio. Il centrocampista o esterno offensivo della Lazio, ha vinto la sfida con Orso grazie alla sua duttilità . Mentre la barca stava per affondare, il ct ha pensato a lui, lo ha gettato nella mischia a 8 minuti dalla fine, più gli 8 di recupero. E proprio all’ultimo istante, si è inventato un destro a giro da chirurgo…Sì, perchè quel piatto di prima intenzione aveva una precisione tale da raccogliere e incollare i cocci di un sogno che ormai sembrava svanito. Lì la differenza, oltre al tocco, la fa la lucidità , in una frazione di secondo, quando la palla, l’ultima palla, pesa quintali, lui ha trovato la scelta e la giocata giusta. Un tiro che ha ricordato quello di Del Piero a Dortmund nel 2006, o nel passato più recente quelli di Insgine. Ma nessuna sorpresa, Zaccagni questi colpi li ha, i tifosi della Lazio lo sanno. Con quella di ieri per lui settima presenza in azzurro. Quello di ieri è stato il suo primo gol. Il modo giusto per lasciare, finalmente, il segno anche in Nazionale. Fin qui anonimo, ora eroe e salvatore della patria. Ha tolto i campioni d’Europa dal baratro, li ha portati a Berlino dove ci attende la Svizzera. Zaccagni c’è, Spalletti lo ha sempre saputo e l’ha lanciato nel momento giusto. Ora quel che verrà si vedrà , ma intanto Zac…la storia continua.
ari/gm/gsl