Milano Calssica , Orchestra da Camera - Un virtuoso italiano in Spagna
Palazzina Liberty Dario Fo e Franca Rame, Largo Marinai d'Italia 1
Domenica 13 gennaio, ore 18.30
Un virtuoso italiano in Spagna
Musiche di L. Boccherini, U. Pedraglio
Enrico Bronzi, violoncello e concertatore
Orchestra Milano Classica
Un concerto di suoni e di luci in compagnia del grande violoncellista e fondatore del Trio di Parma, Enrico Bronzi, e dell’Orchestra Milano Classica.
Da Boccherini ai Disegni di Luce di Umberto Pedraglio, eseguiti in prima assoluta.
Milano, 8 gennaio – “Geni italiani” in prima fila. Domenica 13 gennaio 2019 riprende la Stagione Orchestrale di Milano Classica, che offre all’ascolto preziose pietre miliari della nostra storia musicale. Nell’ambito della stagione 2018/2019 di Palazzina Liberty in Musica, alle ore 18.30 presso Palazzina Liberty Dario Fo e Franca Rame, il violoncellista Enrico Bronzi, solista e camerista d’eccezione, oltre che divulgatore musicale tra i più apprezzati in tutto il mondo, propone un viaggio nel Mediterraneo che va da Lucca a Madrid sulle orme del compositore settecentesco Luigi Boccherini, fino a una delle più recenti e interessanti composizioni per violoncello: i Disegni di luce eseguiti domenica sera in prima assoluta, firmati nel 2017 dal compositore comasco Umberto Pedraglio, 41 anni, violoncellista nonché́ ex allievo dello stesso Bronzi. Sul palco anche l’Orchestra Milano Classica.
In apertura di programma il Concerto in Re maggiore G 479, pubblicato nel 1770, ma composto precedentemente. L’Allegro iniziale si apre in maniera affermativa e luminosa. Ben presto, però, un tema in tonalità minore crea il primo dei contrasti tipici dell’autore: il violoncello, di cui Boccherini fu enfant prodige, è una sorta di eroe picaresco, giocoso, impertinente, soave, pensoso, restituendo una concezione quasi “parlante” del solismo, lontano da un funambolismo gratuito. Boccherini rivela tutto il suo estro nelle combinazioni ritmiche e nell’uso di suoni per l’epoca non convenzionali, come i flautati armonici nella cadenza. L’Adagio, con l’uso quasi ipnotico delle note ribattute, ci introduce in un clima arcadico, ricco di elementi imprevisti. Infine il dinamico Allegro Assai, fantasiosamente in bilico fra spirito rococò e lazzi popolareschi. Nella cadenza ecco le sperimentazioni sonore più estreme, con suoni aspri ottenuti sfregando la corda vicino al ponticello.
Muta il contesto ma non l’originalità in Disegni di luce di Umberto Pedraglio, scritto nel 2017, eseguito in prima assoluta. La commissione nasce da un progetto di Enrico Bronzi, con l’obiettivo di rinnovare il repertorio concertante per violoncello e orchestra d’archi (fra i compositori coinvolti finora, Silvia Colasanti, Simone Fontanelli e Gianluca Cascioli). Il titolo rimanda all’idea d’impressione fotografica: nel suono, come sulla pellicola fotografica, vengono impresse immagini che possono avere mille sfumature diverse grazie al tipo di attacco della corda o di vibrato. Da violoncellista, Pedraglio esplora le possibilità timbriche dello strumento spingendosi nell’ambito dei suoni non convenzionali, combinati nei modi più disparati. Nei momenti più rarefatti, il suono arriva a farsi pulviscolo, evanescenza estrema. L’idea di fondo è che il vero movimento non sia quello della frenetica società che ci circonda, ma avvenga dentro di noi. Il gesto interiore è vissuto come unica e possibile rivoluzione.
Chiude la serata il Sestetto n. 4 in fa minore G 457. Boccherini ne compose 6 nel 1776, pubblicandoli a Parigi nel 1780 come op. 24. Probabilmente sono i primi lavori nati nell’esilio di Las Arenas, dove in quasi totale solitudine sperimentò con particolare visionarietà. All’eleganza, sensualità e lirismo iniziali si oppongono figurazioni che rimandano al folklore ispanico, quasi trasfigurando tamburelli e ritmi marziali. Humour e malinconia si alternano. Il Minuetto è saltellante, pieno di fibrillazione ed evoca la musica di strada. Sublime e desolato, il Grave assai possiede una tensione latente, come se qualcosa di sconvolgente fosse sul punto di accadere. Con un improvviso cambiamento d’umore si passa al finale dal piglio scherzoso (Allegro ma non presto), non privo dei consueti chiaroscuri repentini. Le ossessioni ritmiche boccheriniane, i silenzi carichi di senso, le brillanti ma mai effettistiche trovate sono l’esempio dell’elemento di maggiore fascinazione: il mistero di una coesistenza di luce e ombra: da un lato la cantabilità mediterranea, aperta e solare, dall’altro la sottile inquietudine che mina l’apparente felicità.
Il concerto si inserisce nel più ampio e innovativo programma di offerta musicale portato avanti da Milano Classica, in comune con l’Assessorato alla Cultura di Milano e con i partner. Un progetto di promozione e sviluppo costante della vita culturale metropolitana. Conservando la propria vocazione originaria, che risale a 25 anni fa, Milano Classica e la sua Orchestra propongono oggi nuove forme di partecipazione e comunicazione del patrimonio musicale classico, dalla conversazione-concerto al coinvolgimento degli artisti in progetti multisensoriali. I concerti della domenica sera, novità di questa stagione, mirano al coinvolgimento di un pubblico giovane sempre più ampio. Per questo ogni appuntamento è preceduto da una guida all’ascolto e da incontri con gli artisti, tra chiacchierate su compositori e brani in programma, aneddoti e riflessioni.
Programma
Luigi Boccherini (1743 – 1805)
Concerto in Re maggiore G. 479 per violoncello e archi
Allegro – Adagio – Allegro
Umberto Pedraglio (1978)
Disegni di luce (prima assoluta)
per violoncello e archi
Luigi Boccherini (1743 – 1805)
Sestetto per archi in fa minore G. 457
Allegro moderato – Minuetto con moto. Trio – Grave assai – Finale. Allegro ma non presto
È iniziata la campagna abbonamenti alla Stagione 2018/2019 di Milano Classica! 32 appuntamenti musicali, interpreti d’eccezione, concerti da camera, orchestrali e sinfonici per festeggiare i 25 anni dalla fondazione! Quest’anno vi proponiamo tre diversi abbonamenti per stare con noi in questi lunghi nove mesi all’insegna della grande musica.
Con l’abbonamento alla Stagione Orchestrale potrete assistere a 12 concerti che vedranno esibirsi sul palco della Liberty l’Orchestra Milano Classica insieme a Roberto Plano, Marco Beasley, Enrico Bronzi, Cristiano Gualco, Marina De Liso, Bruno Canino, Daniela Cammarano, il Trio il Furibondo e molti altri grandi nomi della musica classica.
Per gli amanti della musica da camera, il nostro pubblico più affezionato, proponiamo un abbonamento a 20 concerti cameristici che vedranno la presenza, tra gli altri, di Giampaolo Pretto, Weiyin Chen, Anastasiya Petryshak, i Solisti del Teatro alla Scala e, naturalmente, degli ensemble in residence Le Cameriste Ambrosiane e il Quartetto Indaco.
Se non volete perdervi neanche uno dei nostri appunatementi, è possibile sottoscrivere l’abbonamento alla stagione completa, con il quale potrete assistere a tutti i concerti della XXVII Stagione di Milano Classica!
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www.orchestramilanoclassica.it