Reduce dalla vittoria del Campionato di serie A avvenuta lo scorso 15 settembre a Firenze,
è stata ricevuta questa mattina in Municipio la squadra maceratese di Palla col bracciale. Ad accogliere i campioni d’Italia, il sindaco Romano Carancini e l’assessore allo Sport Alferio Canesin insieme al dirigente del servizio Scuola Sport del Comune Gianluca Puliti. Presente anche Walter Romagnoli, presidente dell’ Associazione nazionale Gioco del pallone col bracciale e coordinatore nazionale della Fipap (Federazione italiana pallapugno).
La squadra, composta dal capitano Alessio Benedetti, Luca Gigli (premiato come miglior giocatore del campionato), Gianluca Gagliardini, Alessandro Coluccini, Gian Marco Marini, Corrado Speranza e dall’allenatore Luca Crescimbeni, era accompagnata dal presidente Ulisse Gentilozzi della Polisportiva Acli Macerata cui la compagine è affiliata.
Soddisfazione e compiacimento sono stati espressi dall’assessore Alferio Canesin che ha ripercorso la storia della società fin dai primi istanti in cui si tentava di riportare in città uno sport antico, artefice della costruzione dello Sferisterio.
“E’ iniziata come una scommessa – ha detto l’assessore Canesin – ma nonostante le iniziali difficoltà nel riorganizzare dopo tanti anni una squadra di palla al bracciale ci ho sempre creduto perché volevo riportare a Macerata una cultura sportiva antica a cui i cittadini erano legati. La scommessa con mia grande soddisfazione l’abbiamo poi vinta insieme agli amici di Treia e in particolare a Luca Crescimbeni e Corrado Speranza, alla Polisportiva Acli Macerata e al presidente dell’associazione nazionale Walter Romagnoli. Ci siamo impegnati con convinzione, abbiamo iniziato divertendoci e creando un gruppo affiatato che pian piano è cresciuto fino a vincere il Campionato italiano, un risultato che ci onora e ci riempie di gioia”.
Orgoglio e compiacimento anche nelle parole del sindaco Romano Carancini che ha ricordato come la squadra maceratese non si è distinta solo nella serie A ma ha ottenuto il massimo risultato anche nella categoria degli “Amatori” a sottolineare l’impegno sportivo dilettantistico che rispecchia anche il carattere dei maceratesi
“Sono orgoglioso e onorato di poter festeggiare qui con voi la vincita di uno scudetto, – ha affermato Romano Carancini – la vittoria del Campionato di serie A di uno sport che rimane forse al margine dei riflettori e non ha un tornaconto economico come altri sport hanno, ma che rappresenta proprio per questa sua caratteristica lo spirito dei maceratesi e dei treiesi insieme. Macerata grazie a voi torna dopo 60 anni a cucire sulla sua maglietta uno scudetto e, come Amministrazione comunale, siamo fieri di aver valorizzato questa disciplina sportiva e di lasciare in eredità a chi verrà dopo un eccellente risultato sportivo e soprattutto un percorso consolidato che merita di essere proseguito nel tempo.”
Tra i presenti anche Nazareno Crescimbeni, il “mandarino” della squadra (colui cioè che con precisione lancia la palla al battitore) e artigiano che ha realizzato manualmente i “bracciali in legno” della squadra.
Prima dei saluti finali i giocatori hanno ricevuto dal sindaco e dall’assessore Canesin lo scudetto tricolore e la spilletta con lo stemma del Comune.