Civitanova Marche, arresto per detenzione e spendita di euro falsi
I militari della Sezione Mobile del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Macerata, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, hanno arrestato, in flagranza di reato, un insospettabile giovane originario di Fermo che si apprestava a spedire 14 plichi contenenti euro falsi. Denunciata una complice.
La Guardia di Finanza di Macerata, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Macerata ed in particolare del Procuratore Giovanni Giorgio e del Sostituto Stefania Ciccioli, ha concretizzato in pochi giorni un’indagine in materia di commercio di monete false con l’arresto di un responsabile e la denuncia di una sua complice.
L’indagine è stata svolta con la massima rapidità e dopo aver individuato un primo pacchetto contenente euro falsi è subito stata orientata ad individuare i responsabili della spedizione.
Dopo una serie di appostamenti e pedinamenti è stata individuata un’autovettura Fiat 500 con targa spagnola che veniva utilizzata da due giovani, poco più che trentenni, entrambi domiciliati a Porto Sant’Elpidio.
Nella giornata di ieri il giovane, originario di Fermo scendeva dal suo domicilio di Porto Sant’Elpidio e saliva rapidamente sulla Fiat 500. Prontamente partiva un pedinamento occulto che terminava presso uno spedizioniere di Civitanova Marche. Il soggetto a tal punto apriva il bagagliaio e prelevava una busta di colore nero di quelle per l’immondizia, contenente alcuni pacchetti. Il giovane dopo alcuni minuti usciva dagli uffici dello spedizioniere con la busta vuota.
A tal punto i finanzieri intervenivano, lo identificavano ed accertavano che lo stesso aveva consegnato allo spedizioniere diversi pacchi con destinatari in tutta Europa: Austria, Germania, Repubblica Ceca, Francia, Irlanda, Olanda e Gran Bretagna.
Tutti i pacchi contenevano euro falsi. Complessivamente, in tutta l’operazione, sono stati sequestrati 70.220 euro falsi in banconote da 20 e 50 euro.
Il giovane colto in flagranza è stato arrestato, la complice, una giovane originaria di Roma e domiciliata a Porto Sant’Elpidio è stata denunciata. L’indagine prosegue per individuare la provenienza e gli effettivi destinatari delle banconote.