LAUREATI UNICAM: SODDISFATTI DEL PERCORSO UNIVERSITARIO E PRONTAMENTE INSERITI NEL MONDO DEL LAVORO
Camerino, 29 aprile 2016 – Il Consorzio AlmaLaurea ha presentato nei giorni scorsi a Napoli in occasione del Convegno “Formazione universitaria e posti di lavoro: proiezioni spaziali e temporali” il XVIII Rapporto sul Profilo e sulla Condizione occupazionale dei laureati italiani. Nonostante il periodo di crisi che sta attraversando l’intero Paese, i risultati relativi all’inserimento nel mondo del lavoro dei laureati dell’Università di Camerino sono ancora molto positivi.
Il tasso di occupazione dei laureati magistrali Unicam a un anno dalla laurea è pari al 62%. Con il trascorrere del tempo dal conseguimento del titolo, le performance occupazionali migliorano: il 79% dei laureati intervistati a cinque anni dal titolo è occupato.
Positive sono anche le performance occupazionali dei laureati triennali che non si sono mai iscritti ad un corso di laurea magistrale: ad un anno dalla laurea il tasso di occupazione è pari al 63%.
Molto interessanti restano le risposte dei laureati UNICAM sulla effettiva efficacia delle competenze e delle conoscenza acquisite con la Laurea ottenuta nei vari livelli: il 77% del totale dei laureati UNICAM dichiara, ad un anno dalla conclusione del percorso formativo, di ritenere efficaci o molto efficaci tali competenze e oltre il 78% dei laureati dichiara di utilizzarle quotidianamente, nell’attuale lavoro.
“L’indagine AlmaLaurea – ha dichiarato il Rettore Flavio Corradini – conferma la qualità dell’offerta formativa di Unicam, premiando gli sforzi e l’impegno dell’Ateneo. Da tempo infatti stiamo lavorando affinché la formazione dei nostri laureati sia incentrata sulle esigenze del mercato del lavoro, con percorsi di studio definiti in sinergia con le aziende presenti sia nel nostro territorio che in ambito nazionale”.
"I dati – ha sottolineato il Rettore – testimoniano ancora una volta che la laurea rappresenta comunque un grande investimento per il proprio futuro”.
Interessante infatti anche il dato relativo alla stabilità del lavoro: ad un anno dal titolo il 39% degli occupati può contare su un lavoro stabile, ossia contratti a tempo indeterminato o attività autonome effettive (liberi professionisti, lavoratori in proprio, imprenditori, ecc.). Dato che supera di alcuni punti percentuale la media nazionale.
L’indagine ha riguardato complessivamente un nutrito e corposo campione di laureati dell’Università di Camerino (90%).
Estremamente positivi sono anche i risultati sulla valutazione dell’esperienza universitaria e sulla soddisfazione espressa dai laureati.
Il 92 % dei laureati si dichiara soddisfatto o molto soddisfatto del Corso di Studio concluso ed il 91% dei laureati è soddisfatto del rapporto con il corpo docente. In merito alle infrastrutture messe a disposizione dall’Ateneo, 76 laureati su cento considerano le aule adeguate e valutano positivamente i servizi di biblioteca. E quanti si iscriverebbero di nuovo all’Università? Confermerebbe la scelta del corso e dell’Ateneo il 73% dei laureati mentre sale al 77% la quota di coloro che confermerebbero la scelta di uno dei Corsi UNICAM.
“Sono fermamente convinto – ha proseguito il Rettore Corradini – che la formazione universitaria debba affiancare all'efficienza ed alla qualità dei processi didattici curriculari, strumenti per vincere la competitività del mondo del lavoro, in uno scenario dove saranno le conoscenze, le capacità, le abilità relazionali e linguistiche a fare la differenza. Tutte azioni queste alle quali Unicam crede fortemente e sulle quali sta investendo con grande impegno.
E’ imperativo, pertanto, fare rete, costituire partenariati e collaborazioni con le maggiori realtà produttive ed istituzionali, radicandosi sempre più nel territorio ma contemporaneamente aprendosi sempre di più al mondo, in un’ottica di scambi e collaborazioni internazionali che mirino a realizzare quell’import-export di know-how esperienziale, necessario alla creazione di occupazione giovanile e creativa”.
“Ecco, quindi, che in Unicam – ha concluso il Rettore – non ci siamo sottratti a questa sfida: confronti a tutto campo con il mondo imprenditoriale nella progettazione dell’offerta formativa, tramite il nostro Comitato dei Sostenitori che comprende alcuni tra i maggiori stakeholders del territorio, ma anche forte impegno nell’internazionalizzazione”.