Si è festeggiato oggi a Macerata, con una sobria cerimonia interna, il 241° anniversario della Fondazione della Guardia di Finanza.
Durante la cerimonia, oltre alla lettura del messaggio del Presidente della Repubblica e dell’Ordine del Giorno del Comandante Generale, il Colonnello Papetti ha tenuto un breve discorso ai suoi militari ringraziandoli per l’attività svolta ed ha consegnato dei riconoscimenti di ordine morale ai finanzieri che si sono distinti in particolari attività di servizio.
Complessivamente sono state consegnate 65 ricompense morali di cui 5 encomi solenni, 16 encomi semplici e 44 elogi a testimonianza di un anno intenso e particolarmente proficuo per i risultati raggiunti.
Anche i primi 5 mesi del 2015 confermano il trend positivo dei risultati.
Nel settore del contrasto alle frodi fiscali e all’economia sommersa l’attività svolta dai finanzieri mira, non solo al recupero delle risorse sottratte ai bilanci pubblici, ma anche ad arginare la diffusione dell’illegalità e dell’abusivismo nel sistema economico, a tutela delle imprese e dei professionisti che rispettano la legge. In tale ambito particolarmente efficace la lotta alle aziende, spesso gestite da stranieri (cinesi e pakistani in particolare), che operano in concorrenza sleale con gli imprenditori onesti.
Nei primi 5 mesi complessivamente sono state concluse: 38 indagini di polizia giudiziaria nel contrasto all’evasione e alle frodi fiscali, 281 tra verifiche e controlli fiscali e 1996 controlli per gli scontrini e sul trasporto delle merci.
Le indagini si sono concluse con la denuncia di 99 soggetti e con l’esecuzione di sequestri per equivalente per sei milioni di euro.
Sono stati scoperti 66 evasori totali e 271 tra lavoratori in nero e irregolari.
In questo ambito, tra i servizi più rilevanti conclusi negli ultimi tempi abbiamo:
• un’articolata indagine di polizia tributaria e giudiziaria svolta dalla Compagnia di Macerata nei confronti di un gruppo familiare con sede ad Appignano operante nel settore dell’arredamento e dell’abbigliamento. Nelle 9 verifiche effettuate è stato necessario risalire agli effettivi amministratori delle società controllate in quanto tutte risultavano intestate a soggetti prestanome, assolutamente inconsapevoli rispetto al loro ruolo. Gli stessi avevano accettato di ricoprire la figura di rappresentante legale in cambio di regalie o qualche spicciolo, o perché ex dipendenti dei reali dominus e dunque spaventati di perdere il loro posto di lavoro.
Oltre ad aver inserito dei prestanome si era proceduto ad allocare fittiziamente in altre Regioni la sede della società, allo scopo di rendere più difficoltosa l’attività di controllo. Complessivamente l’evasione accertata ammonta ad oltre 17 milioni e l’A.G. ha disposto un sequestro per equivalente per 2.638.601 euro;
• un servizio svolto dalla Compagnia di Civitanova Marche che trae origine da un’indagine delegata dalla Procura della Repubblica preso il Tribunale di Macerata per l’appropriazione indebita di un’autovettura di grossa cilindrata concessa in leasing e non restituita alla società finanziaria. Da questo input è stata approfondita la posizione del soggetto ed è emerso che lo stesso era il reale amministratore di una società formalmente intestata ad un prestanome. La stessa società per evitare i controlli aveva artatamente spostato la sede in Moldavia, ma questo stratagemma non è stato efficace in quanto dalla verifica fiscale eseguita sono stati accertati redditi sottratti a tassazione per oltre 6 milioni di euro;
• una verifica fiscale effettuata dal Nucleo di Polizia Tributaria di Macerata nei confronti di una impresa di Corridonia operante nel settore della fabbricazione e del commercio di calzature per uomo e donna. Nel corso del controllo è stato accertato che l’impresa, attraverso l’utilizzo di fatture false, aveva creato un indebito credito di imposta utilizzato per compensare le imposte dovute ed i contributi operati sulle retribuzioni dei dipendenti. Plurimilionaria l’evasione fiscale riscontrata per la quale sono state denunciate 4 persone e richiesto alla Procura il sequestro dei beni degli imprenditori per un importo equivalente all’imposta evasa.
La gran parte delle risorse è stata destinata a contrastare la grande evasione, ma sono stati anche svolti dei servizi di minore spessore finalizzati, però a tutelare l’imprenditore ed il contribuente onesto che paga tutte le tasse ed imposte dovute.
Tra questi servizi si segnala:
• il contrasto alle badanti ed alle lavoratrici domestiche che, pur dovendo, non dichiarano e conseguentemente non versano alcun importo per le imposte. L’attività viene proseguita anche per tutelare quelle che sono in regola con tutti gli adempimenti fiscali. In questi primi 5 mesi sono state controllate 38 badanti o colf dei seguenti Comuni: Macerata, Civitanova Marche, Sarnano, Porto Recanati, Recanati;
• la Tenenza di Camerino che ha individuato un Hotel di Tolentino che pur avendo 51 televisori da tempo non versava il Canone Rai.
Nel settore del controllo della spesa pubblica, altro settore strategico per l’attività del Corpo, sono state scoperte frodi nell’erogazione di fondi comunitari e nazionali con la denuncia di 31 persone.
Relativamente ai reati contro la pubblica amministrazione sono stati effettuati 5 controlli con la denuncia di 15 persone.
Per irregolarità nella gestione amministrativa del denaro pubblico sono stati segnalati alla Corte dei Conti 2 persone per un danno erariale di circa 300 mila euro.
Sono state controllate anche le esenzioni dal ticket e la richiesta di prestazioni sociali agevolate individuando 15 posizioni irregolari.
Nella lotta al gioco illegale su 11 interventi effettuati sono state rilevate 8 posizioni irregolari con la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 6 persone, il sequestro di 7 apparecchi e l’individuazione di 2 punti clandestini di raccolta scommesse.
In questo ambito si segnala l’operazione condotta dai finanzieri a Sarnano su un centro scommesse che non aveva la concessione amministrativa rilasciata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e la licenza ai sensi dell’art. 88 del TULPS. Nella sala scommesse sono stati rinvenuti nr. 4 pc utilizzati per effettuare le scommesse non autorizzate, 6 schedine relative a scommesse appena effettuate, nr. 61 copie di documenti di identità di vari soggetti titolari di conto di gioco aperti presso l’agenzia. E’ stato appurato che sui PC presenti nella sala scommesse era possibile, previa autenticazione, accedere a piattaforme tematiche tipo poker, casinò, casinò live, video poker ed altri giochi non autorizzati. Gli apparecchi in questione sono stati sequestrati ed il titolare dell’agenzia deferito all’A.G..
Nel settore del riciclaggio significativa (sanzioni per circa 150.000) l’attività svolta nei confronti di tre direttori di istituti bancari operanti in provincia. Gli stessi non avevano segnalato delle operazioni sospette all’Unità di Informazione Finanziaria (U.I.F.) della Banca d’Italia. In particolare, sono state rilevate operatività connotate da sicuri ed evidenti indici di anomalia e caratterizzate da elementi “oggettivi” e “soggettivi” riferiti al profilo dei clienti che avrebbero dovuto ingenerare nei direttori delle predette filiali il “sospetto” contemplato dalla normativa antiriciclaggio.
In materia di tutela del consumatore e del mercato sono stati sequestrati alcuni milioni di articoli tra pericolosi per la salute e contraffatti. In questo ambito le ultime due operazioni fanno riferimento a:
• un servizio svolto dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Macerata che ha segnalato agli organi competenti, due commercianti di origine cinese che gestiscono due esercizi commerciali in Civitanova Marche, i quali detenevano per la vendita quasi 2 milioni di prodotti non conformi con la vigente legislazione.
I sequestri hanno riguardato le più disparate tipologie merceologiche, quali: articoli di cancelleria, da ferramenta, per la persona, componenti elettronici e accessori per smartphone e tablet ecc., tutti di origine cinese, poiché non conformi alle prescrizioni fissate dalla normativa italiana ed europea.
Le gravi anomalie riscontrate, tra cui l’assenza della marcatura CE (sinonimo di qualità certificata), nonché di tutte le altre indicazioni riferibili alla composizione, rispetto a quanto previsto dalla legislazione nazionale ed europea per poter mettere in vendita dei prodotti nel nostro Paese, nonché il riscontro di merci aventi marchi e contrassegni distintivi contraffatti hanno fatto scattare l’immediato sequestro amministrativo di quasi 2 milioni di articoli. 5.000 pezzi sono stati sequestrati penalmente avendo riscontrato l’apposizione della marcatura CE contraffatta.
I titolari degli esercizi irregolari, di nazionalità cinese, sono stati segnalati alla Camera di Commercio di Macerata per l’adozione dei provvedimenti di competenza mentre uno dei due è stato anche denunciato a piede libero alla locale A.G.
• un servizio svolto dalla Tenenza di Porto Recanati che ha consentito di scoprire filiera della contraffazione.
I reiterati pedinamenti ed appostamenti, a partire dai venditori abusivi sul litorale, hanno portato sulle tracce di alcuni soggetti, peraltro già noti, che fungevano da corrieri della merce, trasportata sul lungomare partendo dall’Hotel House. Si è riusciti ad individuare l’appartamento all’interno è stato trovato un laboratorio artigianale del falso con merce di ogni genere: dal prodotto contraffatto finito ed imbustato alle etichette da applicare, agli anonimi capi di abbigliamento pronti per diventare esclusivi capi griffati, alle macchine da cucire utilizzate per l’apposizione delle etichette oltre a merce in fase di lavorazione. Tutta merce destinata poi ai mercatini abusivi del fine settimana ed estivi del litorale, con possibili rischi per la salute degli avventori e sicuri danni economici a ai commercianti onesti che lavorano nella legalità e soffrono la crisi finanziaria.
Nel complessivo, sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza circa 3.000 capi di abbigliamento ed accessori, nr. 2 macchinari da cucire. Quattro persone, tutte di origine senegalese, di cui due commercianti ambulanti, sono state denunciate alla locale Procura della Repubblica.
Queste operazioni confermano l’impegno della Guardia di Finanza per garantire il rispetto della disciplina a tutela dei consumatori e del buon funzionamento dei mercati. Anche l’effetto deterrenza che si sviluppa a seguito dei numerosi controlli operati contribuisce alla tutela dei commercianti onesti ed alla sicurezza dei consumatori nei loro acquisti.
Nel campo degli stupefacenti denunciate 22 persone di cui sei in stato di arresto e sequestrati circa un kg delle cosiddette droghe leggere e quasi 400 grammi tra cocaina ed eroina.