UNICAM Università di Camerino
#OBIETTIVOSTUDENTI. Presentati in Ateneo i risultati della Settima Indagine Eurostudent con un focus sulla condizione degli studenti universitari dell’Italia centrale Camerino, 31 marzo 2016 – Quanto è costata la lunga crisi economica per gli studenti universitari italiani in termini di disagi, di cambiamenti di strategie delle famiglie rispetto all’investimento in istruzione dei figli? Quanto ha inciso per i meno abbienti la contrazione della possibilità di fare un “lavoretto”?
E’ anche a questi interrogativi che risponde la Settima Indagine Eurostudent sulle condizioni di vita e di studio degli studenti universitari nel periodo 2012-2015, presentata oggi 31 marzo all’Università di Camerino nell’ambito del convegno organizzato dall’Ateneo dal titolo “#OBIETTIVOSTUDENTI”. Nel corso dell’evento è stato tracciato un focus particolare sulle condizioni di vita e di studio degli studenti universitari negli Atenei delle Regioni Marche, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Abruzzo e Lazio.
“Sono estremamente soddisfatto – ha dichiarato il Rettore Unicam Flavio Corradini – di poter ospitare nel mio Ateneo ospiti così illustri per un dibattito con un focus particolare sugli studenti. L’indagine Eurostudent ci fornisce dati significativi sul nostro sistema universitario e su come esso è percepito dai nostri studenti, con i suoi punti di forza e le sue criticità. Ad esempio, il 72,5% degli studenti proviene da famiglie con genitori non laureati. L’università si conferma quindi come “ascensore sociale”: le famiglie in condizione socio-economica modesta riconoscono il valore dell’investimento nell’istruzione superiore come motore di sviluppo del capitale umano e di mobilità sociale degli studenti”.Si fanno poi i conti con la crisi economica. Il 74% abita con la famiglia di origine ed aumenta il pendolarismo come “strategia di sopravvivenza”. Diminuisce poi del 30% il lavoro degli studenti con conseguente riduzione della capacità di auto-finanziamento e maggiore dipendenza dalle famiglie.
Emergono però anche comportamenti virtuosi: l’indagine ha rilevato un aumento del tempo dedicato allo studio, sia alle lezioni che allo studio individuale.“La riduzione del tempo dedicato a lavorare – ha affermato il dott. Giovanni Finocchietti, Direttore dell’Indagine italiana Eurostudent – è stato reinvestita in tempo di studio. E’ come se gli studenti, in particolare i fuori sede, avessero la percezione di maggiori difficoltà e assumessero quindi in prima persona una maggiore responsabilità”L’evento si è aperto con i saluti del Rettore Unicam Flavio Corradini, del Presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI) Gaetano Manfredi, dell’assessore all’Università, diritto allo studio, istruzione, formazione professionale della Regione Marche Loretta Bravi.
Sono seguiti gli interventi di Giovanni Finocchietti, Direttore dell’Indagine italiana Eurostudent, Gaetano Manfredi, Presidente CRUI, Andrea Fiorini, Presidente del Consiglio nazionale degli studenti universitari, Marco Viola, Redattore ROARS (Return On Academic ReSearch), Luigi Bellesi, Ricercatore Censis. A coordinare i lavori la giornalista Fabrizia Flavia Sernia, responsabile Eurostudent dei rapporti con i media.
Al termine si è aperto il dibattito con alcuni dei rappresentanti delle Regioni coinvolte, tra cui Patrizio Bianchi, assessore alla formazione professionale, università, ricerca e lavoro.L’Indagine Eurostudent è realizzata in Italia nell’ambito del progetto di indagine comparataeuropea “Social and economic conditions of student life in Europe”, condotta da un gruppo di oltre trenta paesi partecipanti allo Spazio europeo dell’istruzione superiore.
L’obiettivo generale del progetto è quello di rendere disponibili dati quantitativi e indicazioni valutative utili alla definizione delle politiche europee e nazionali per la costruzione ed il rafforzamento dello Spazio europeo dell’istruzione superiore.Al termine dell’incontro è stato consegnato il premio “F.I.R.S.T. in Unicam 2015 - First in Innovation and Results of Studying and Teaching”, riconoscimento attribuito dal Presidio Qualità di Ateneo al Corso di Laurea Unicam che si è particolarmente distinto per l’accuratezza della progettazione e per i risultati ottenuti nelle attività formative nel corso dell’anno 2015. Quest’anno il premio è andato al corso di laurea magistrale a ciclo unico in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche della Scuola di Scienze del Farmaco e dei prodotti della salute.