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SVILUPPARE IL PONTENZIALE DELLE AREE PROTETTE ALPINE.
Unicam protagonista al convegno svoltosi presso il Lago di Garda sulle Aree protette

Camerino, 2 agosto 2017 – Il Ministero dell'Ambiente, in collaborazione la Delegazione Italiana per la Convenzione delle Alpi e con la Comunità Montana "Parco Alto Garda Bresciano", ha organizzato, in data 27 luglio 2017, a Gardone Riviera (BS), nella magnifica cornice del Lago di Garda, un importante convegno su "Sviluppare il potenziale delle aree protette alpine". Alla presenza di Federparchi, EUROPARC Italia e altre istituzioni ed enti di ricerca coinvolti (tra cui EURAC e ISPRA), oltre che del Segretariato Permanente della Convenzione delle Alpi e di numerosi rappresentanti di parchi nazionali e regionali alpini, sono state svolte tre importanti relazioni dal gruppo dei ricercatori dell'Università di Camerino che sta lavorando sui temi della Green Economy per lo sviluppo sostenibile delle aree di montagna.

In particolare: il prof. Massimo Sargolini, docente Unicam, in qualità di Vice capo Delegazione Italiana del Ministero dell'Ambiente - Alpine Convention per il turismo sostenibile, ha presentato un lavoro di ricerca su "Politiche e gestione delle aree protette nell'arco alpino"; il dott. Luca Cetara, dottore di ricerca UNICAM, ha approfondito il tema "Servizi ecosistemici e monitoraggio della biodiversità nelle aree protette alpine"; la dott.ssa Maria Teresa Idone, assegnista post doc UNICAM, ha presentato il primo Report sullo stato di attuazione della Rete SAPA, il network delle aree protette alpine italiane che, da tre anni, opera per un migliore coordinamento, in particolare, delle aree protette regionali e locali, compresi i siti della rete Natura 2000. Apposite basi cartografiche e indicatori sintetici, su cui stanno lavorando i ricercatori UNICAM, saranno utilizzati per il riconoscimento e la valorizzazione dei servizi ecosistemici, gli strumenti di governance a disposizione dei parchi, delle regioni e degli altri enti coinvolti nella gestione della biodiversità sul territorio alpino. In tal senso, Sargolini ha messo in luce l'esigenza di concretizzare alcuni principi di gestione sostenibile di questi territori di pregio aprendo un confronto, ai diversi livelli del governo territoriale, con la pianificazione e programmazione vigente, oltre che con le misure nazionali ed europee per la gestione delle aree rurali, le aree montane e i beni naturali e culturali. E' stato messo in programma un prossimo incontro in area appenninica.

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