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villa collio

Dopo l’appello lanciato, nelle scorse settimane, dal sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, per salvare la storia Villa Collio, una delle dimore più importanti del centro Italia che a causa del terremoto rischia il definitivo crollo, un importante studio professionale romano si è detto disponibile ad eseguire un immediato intervento di messa in sicurezza mettendo a disposizione professionisti anche per la progettazione dello stesso e di un eventuale successivo recupero. “Come Amministrazione comunale – spiega il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei – ci siamo subito mossi per salvare la storica dimora sollecitando direttamente la Soprintendenza perché effettuasse i necessari sopralluoghi dopo i distacchi e i crolli che hanno interessato l’edificio principale ma anche alcune pertinenze.

Abbiamo affrontato la questione anche in Consiglio comunale perché Villa Collio rappresenta uno dei monumenti simbolo della Città di San Severino Marche. Successivamente, come sindaco, ho lanciato diversi appelli, coinvolgendo il Fai, il Fondo per l’Ambiente Italiano, e chiedendo aiuto anche al Touring Club Italiano. Il fatto che la villa sia di proprietà privata non facilita interventi diretti da parte del nostro Comune e, per assurdo, è limitativo, come ci è stato spiegato dalla Soprintendenza, anche per il recupero visto che rischia di essere finanziata come una qualsiasi altra abitazione. Faccio ancora una volta appello a chiunque possa aiutarci a salvare Villa Collio, dimora cui tutti i settempedani sono molto legati”. Per l’intervento di messa in sicurezza potrebbero essere necessari un paio di mesi. Gli ingenti danni riportati dalla Villa richiedono, infatti, puntellamenti e installazioni di strutture di sostegno. A questa prima fase dovrebbe poi seguire quella, delicatissima, dei restauri delle strutture. Ex Casino della famiglia Collio, attribuito dagli storici locali a Pietro da Cortona, già crollato nel 1799 a causa di un sisma e ricostruito nel 1812 da Giambattista Collio nello stesso sito dove sorgeva l’edificio originario, l’edificio presenta danni evidentissimi alla struttura muraria con fessurazioni e spanciamenti. Danni si registrano anche al pavimento d’ingresso e a quello del meraviglioso giardino all’italiana, uno dei più belli dell’intera penisola, che si è visibilmente abbassato. In uno dei tempietti laterali si vede che l’edificio ha subito una torsione su sé stesso, che ha dunque ruotato provocando distacchi fra le strutture con fessurazioni di diversi centimetri. Ci sono addirittura chiavi di tiraggio, messe dopo altri terremoti, che sono uscite fuori ma che prima erano nascoste sotto l’intonaco. Oggi di proprietà degli eredi Miliani Raimondi, la nuova villa fu progettata dall’architetto pittore moglianese Giuseppe Lucatelli. L’edificio storico è a pianta quadrata, come “La Rotonda” del Palladio a Vicenza.

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