ROMA (ITALPRESS) – “Questo film per me è neo-realismo italiano. Ogni ripresa era ripetuta 10 volte per ogni angolatura, l’effetto finale è quello di vivere nel film” parola di James Franco. L’attore di Hollywood è protagonista di “Hey Joe” diretto da Claudio Giovannesi, anche sceneggiatore insieme a Maurizio Braucci con cui aveva già collaborato per “La paranza dei bambini”. Nel film, che sarà visibile alla Festa del Cinema di Roma, alle ore 18.30 presso la Sala Sinopoli, un veterano americano di nome Dean Barry – che ha avuto una relazione con una ragazza napoletana durante la Seconda guerra mondiale – ritorna a Napoli, all’inizio degli anni Settanta, per conoscere suo figlio. Il protagonista lascia tutto ciò che ha in America per andare in Italia: “Credo che quello che accade a Dean è che il telegramma lo risveglia – prosegue James Franco -. Gli fa pensare di aver sprecato la sua vita e crede di poter fare qualcosa di positivo per il figlio. Per me all’inizio era il successo ad dare significato alla vita ma crescendo ho cambiato paradigma: ho capito che la crescita spirituale e la maturità avrebbe dato significato alla mia vita. C’è sempre una opportunità di cambiare la propria vita, magari aiutando qualcuno, non è mai troppo tardi”.
“Mi sono innamorato dei dualismi: della relazione padre-figlio, del rapporto America-italia, un mondo e un altro mondo, della storia ambientata in due epoche diverse – ha raccontato il regista -. Per me è stata una nuova sfida, una novità, perchè ho sempre girato in ambientazioni contemporanee. Tutti i personaggi sono conseguenze della guerra”. Per ricostruire quanto accaduto e vissuto “Abbiamo attinto ai ricordi, alle storie raccontate dagli amici e in famiglia – ha spiegato Maurizio Braucci -. Un tema sotterraneo nel film secondo me è la responsabilità: non solo dei padri verso i figli ma anche degli uomini verso le donne e dei vincitori nei confronti dei vinti. Comunque era una storia già un pò nostra perchè appartiene a tutti i napoletani”.
– Foto xi9/Italpress –
(ITALPRESS).