CHIETI (ITALPRESS) â La Polizia di Stato ha eseguito unâordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip di LâAquila, su richiesta della Procura distrettuale antimafia, a carico di 6 persone, nonchè lâesecuzione di un decreto di perquisizione emesso a carico di 23 soggetti, tutti indagati nellâambito dello stesso procedimento penale. Lâoperazione, condotta dalle Squadre Mobili delle Questure di Chieti e Foggia e dal Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine, ha riguardato le indagini, avviate nel 2022, che, supportate da importanti attivitĂ tecniche, hanno consentito di raccogliere gravi elementi indiziari nei confronti di numerosi soggetti, in prevalenza di origine cerignolana, ritenuti responsabili della rapina commessa il 24 marzo 2022, a San Giovanni Teatino, da un gruppo armato composto da circa 20 persone, ai danni dellâIstituto di Vigilanza Ivri-Sicuritalia.
Lâassalto venne perpetrato con modalitĂ paramilitari, con lâutilizzo di armi corte e lunghe, anche fucili mitragliatori del tipo AK 47 nonchè mediante lâabbattimento, a mezzo di un escavatore appositamente trasportato in loco, della recinzione perimetrale della sede della societĂ e la demolizione della parete esterna della âsala contaâ, attraverso la quale i malviventi penetrarono allâinterno della struttura.
Nellâoccasione, vennero esplosi decine di colpi di arma da fuoco per impedire qualsiasi reazione da parte, non solo delle 14 guardie giurate in servizio in quel momento, ma anche di eventuali ulteriori soggetti presenti. Tale azione consentĂŹ ai malviventi di asportare la somma di circa 4,8 milioni di euro in contanti presente in quel momento nellâIstituto.
Per commettere il reato e per guadagnare la fuga, i malviventi bloccarono tutta lâarea adiacente allâIstituto nonchè lâintero raccordo autostradale Chieti â Pescara, di fatto paralizzando per ore il traffico in entrata ed in uscita dalle due cittĂ , sia cospargendo il manto stradale di chiodi a quattro punte che posizionando di traverso numerosi mezzi pesanti appositamente dati alle fiamme creando ben otto blocchi stradali.
Nel corso di tutta lâazione criminosa, alcuni automobilisti, sotto la minaccia delle armi, vennero rapinati dei propri mezzi di locomozione.
LâattivitĂ di indagine, avviata nellâimmediatezza dalla Squadra mobile di Chieti e dal Servizio Centrale Operativo, con la importante collaborazione della Squadra mobile di Foggia, è proseguita nei 18 mesi successivi alla commissione del reato ed ha consentito di individuare un gruppo criminale ritenuto responsabile dellâassalto, composto da circa 30 malviventi e di raccogliere gravi elementi indiziari in particolare a carico di 6 soggetti, nei confronti dei quali è stata emessa lâordinanza di custodia cautelare in carcere, in prevalenza pregiudicati cerignolani storicamente dediti a tale tipologia di reati, ma anche basisti locali abruzzesi.
I reati contestati a tutti gli indagati sono quelli di rapina aggravata, blocco stradale, ricettazione, riciclaggio, incendio, detenzione e porto di armi, simulazione di reato tutti aggravati dal metodo mafioso.
LâOperazione ha interessato le province di Chieti, Teramo, Pescara, Foggia, Bari, Barletta-Andria-Trani e Napoli, ed ha visto lâimpiego di oltre 300 uomini della Polizia di Stato, tra personale appartenente al Servizio Centrale Operativo, alle Squadre Mobili, ai Reparti Prevenzione Crimine, alla Polizia Scientifica, ai Reparti Volo di Pescara e Bari, alle pattuglie UnitĂ Operative Pronto Intervento e che ha altresĂŹ visto lâimpiego di unitĂ cinofile antidroga ed antiesplosivo.
Oltre alle perquisizioni delegate dalla competente autoritĂ giudiziaria, durante le fasi esecutive, nellâarea cerignolana, gli investigatori hanno proceduto ad ulteriori perquisizioni dâiniziativa alla ricerca di armi ed esplosivi.
Gli arrestati sono stati accompagnati presso le Case Circondariali di Chieti, Teramo, Foggia e Trani.
â foto ufficio stampa Polizia di Stato â
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