COMO (ITALPRESS) â Importante novitĂ nel campo dei disturbi dello spettro autistico. Un team di ricercatori italiani appartenenti a Villa Santa Maria, Centro Multiservizi di neuropsichiatria dellâinfanzia e dellâadolescenza con sede a Tavernerio (Como), allâUniversitĂ degli Studi di Milano-Bicocca e allâUniversitĂ degli Studi di Genova ha infatti sviluppato un nuovo protocollo per la valutazione e misurazione oggettiva del cammino sulle punte â tecnicamente âTip Toe Behaviorâ â un comportamento motorio che riguarda circa il 30% dei soggetti con autismo e che può, alla lunga, portare a conseguenze invalidanti per chi lo manifesta. A darne notizia è lâautorevole rivista scientifica internazionale Autism Research, nellâarticolo intitolato Quantitative assessment of tip-toe behavior in individuals with autism spectrum disorder and intellectual disability: a cross sectional study, firmato dal team di ricercatori coordinato dal dottor Giulio Valagussa, primo autore dellâarticolo e Fisioterapista supervisore a Villa Santa Maria.
Nonostante circa un terzo delle persone con disturbi dello spettro autistico manifesti la tendenza a camminare e stare fermo sulle punte dei piedi, questo fenomeno ha rappresentato fino a pochi anni fa un tema pressochè inesplorato ed è stato poco o nulla considerato. Oggi, invece, grazie al nuovo protocollo proposto, può essere valutato e misurato in maniera oggettiva. Per svilupparlo è stato effettuato uno studio su 50 soggetti autistici di etĂ compresa tra 4 e 26 anni, i cui comportamenti sono stati osservati e codificati basandosi su registrazioni video standardizzate. Questo approccio strutturato si è dimostrato utile per quantificare il Tip Toe Behavior nelle persone con disturbi dello spettro autistico, e per raccogliere informazioni sulle traiettorie evolutive di questo comportamento nel corso del tempo. âLa possibilitĂ di valutare la traiettoria del comportamento rappresenta un elemento fondamentale per i clinici, perchè offre loro una serie di informazioni utili per prendere decisioni informate sul se e quando intervenireâ, sottolinea il dottor Giulio Valagussa. âInoltre, questo nuovo protocollo può rappresentare anche uno strumento utile per verificare lâefficacia del trattamento, visto che consente di misurare in maniera oggettiva un fenomeno che spesso veniva osservato e valutato solo sulla base dellâesperienza clinicaâ.(ITALPRESS).
Foto: Ufficio Stampa Villa Santa Maria