ROMA (ITALPRESS) – Antonello Venditti ha ricevuto in Campidoglio la celebre Lupa Capitolina. Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha consegnato il riconoscimento al cantante romano.
“E’ davvero un riconoscimento che diamo con gioia e gratitudine perchè la sua arte non ha bisogno di essere commentata. Stiamo parlando di un artista che come pochissimi ha saputo cantare e raccontare la nostra città, i sentimenti, le gioie, le passioni e i dolori che tanti di noi abbiamo vissuto”, ha affermato Gualtieri.
Alla cerimonia hanno partecipato gli studenti del liceo Giulio Cesare, istituto in cui ha studiato l’artista e che ha “cantato in un brano tra i più famosi”, ha spiegato Svetlana Celli, presidente dell’Assemblea Capitolina che ha aperto la cerimonia e che ha rivelato la presenza in aula dei “compagni di scuola del sindaco Gualtieri al liceo Visconti”. Quest’ultimo ha così parlato di “una sorpresa organizzata dalla consigliera del Pd Cristina Michetelli prima firmataria di un atto che chiedeva questo riconoscimento”.
“Ci sentiamo rappresentati da Antonello, dalla sua bellissima arte e dal modo in cui ha unito musiche straordinarie e testi che vanno al cuore” mettendo nero su bianco “le varie fasi della vita e dell’amore e di tante dimensioni che ha saputo raccontare con vena poetica profonda e con un impegno di spessore ampissimo”. Ha sottolineato Gualtieri, che ha ricordato le prime fasi della carriera di Venditti facendo riferimento al suo primo album: “Iniziare con un disco che contiene Roma Capoccia e Sora Rosa è una cosa incredibile. Dei capolavori assoluti da giovane interprete, protagonista della scuola romana che ha fatto la storia della musica italiana e non solo”.
Venditti, ha aggiunto il primo cittadino, ha mostrato “una capacità di essere una voce della città e di quelle generazioni che si sono formate con la sua musica. Non è solo un grande artista ma anche una bella persona e sono contento di godere della sua amicizia e di poter testimoniare l’amore viscerale per Roma, anche nei temi più difficili. Sento la sua presenza, che è importante per il nostro lavoro perchè ci dà forza e coraggio. La tua Roma, da Valle Giulia a Villa Borghese, dal Tevere sognante sui ponti, la città aperta e inclusiva che ti fa romano, l’hai saputa raccontare e so che continuerai a farlo e ci darà sempre tanta forza e tante emozioni”.
“Sono onorato ed emozionato. Roma è casa mia e la amo in tutte le sue forme. Ho questa vocazione che mi fa amare questa città con tutti i suoi difetti cercando di porre rimedio. Siamo arrivati ad amare anche le buche di Roma. Sono qualcosa che fa parte della nostra vita, ci facciamo crescere i fiori”, ha detto Venditti che ha aggiunto: “Parlano per me le mie canzoni”. L’artista ha scelto la canzone “Ho fatto un sogno” come accompagnamento per la cerimonia “è fatta per quelli che amano Roma e non sono romani. Perchè è molto semplice amare e anche distruggere la città quando si è romani. Non sopportiamo le critiche altrui, se siamo romani ne possiamo parlare bene o male. Questa è una città amatissima, pensiamo che Roma sia generalmente odiata e oggetto di odio razziale, invece è amata da tutto il mondo. Per questo dobbiamo rispettarla di più. I romani devono dare di più a questa città. Vogliamo fare Roma Great Again”, ha detto mutuando lo slogan di Donald Trump. “Ho fatto un sogno – ha aggiunto – insieme me, Roma, Morricone, il maestro Serio e il Sindaco Rutelli. In quel momento rappresentava Roma e ancora oggi penso che lo faccia. Cioè il sogno che l’amore, che un non romano può dedicare a questa città. Facciamo romano chi si comporta come tale. Accogliamo tutti quelli che rispettano Roma e la faranno grande, Great Again”.
Al momento della consegna della Lupa, Venditti ha dato come regalo il suo cappello, che nel corso della carriera è stato un segno che l’ha contraddistinto: “Siccome sto a casa mia lo do agli amici che la frequentano. Siete voi. Lo consegno al Sindaco ma ci siete voi in questo cappello”.
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