ROMA (ITALPRESS) â La seduta del Consiglio regionale di oggi, presieduto da Antonello Aurigemma e che aveva allâordine del giorno la discussione degli ordini del giorno presentati a margine dei lavori per la manovra di bilancio del dicembre scorso, è stata in realtĂ interamente occupata da un dibattito scaturito dallâintervento del presidente della Regione Francesco Rocca, presente in Aula. La discussione degli ordini del giorno è stata rinviata alla prossima seduta del 7 febbraio.
Primo a prendere la parola in Aula, il presidente del gruppo del Partito democratico, Mario Ciarla, anzitutto ha rivolto un appello allâAula e alla Giunta affinchè si faccia tutto il possibile per intervenire in favore della cittadina italiana Ilaria Salis, detenuta in Ungheria con modalitĂ che hanno fatto scalpore nei giorni scorsi. Poi Ciarla è tornato sulle polemiche seguite alla approvazione del bilancio, con lâintervento conclusivo del presidente Rocca in quella occasione che non era stato gradito alle opposizioni.
Il presidente Francesco Rocca ha aperto il suo intervento ammettendo di avere probabilmente alzato un pò i toni in quella occasione, ma ha rivendicato la correttezza del suo operato e il diritto a non essere attaccato in modo improprio, specie con attribuzione di fatti gravi, come la presunta âcoperturaâ politica della manifestazione neofascista avvenuta a Roma a margine della celebrazione ufficiale della ricorrenza degli avvenimenti di via Acca Larentia. Maggioranza e opposizione devono recitare i rispettivi ruoli, a suo avviso, senza che si possa creare alcuna situazione di âconsociativismoâ nellâAula.
A questo intervento hanno fatto seguito numerosi interventi dei consiglieri presenti: per prima, Marietta Tidei di Italia viva si è detta dâaccordo con lâappello di Ciarla in favore della Salis e ha anche fatto un richiamo a una maggiore operativitĂ dellâAula e a dare seguito a quanto viene fatto nelle commissioni.
Il presidente Aurigemma, a questo punto, ha detto di condividere anche lui lâappello in favore della Salis, ma anche quello proveniente dal presidente Rocca al buon senso e al rispetto dei ruoli istituzionali. Ha quindi dato la parola a Sara Battisti del Pd, che ha ricordato come ci siano proposte di legge da discutere, anche importanti, che attendono ancora e si è chiesta se dietro tutto questo non ci sia per caso una strategia tesa a non dare la possibilitĂ allâopposizione di dare il suo contributo; il punto non è quanto accaduto a margine della commemorazione di Acca Larentia, a suo avviso, ma lâatteggiamento del presidente della Regione nei confronti di un consigliere regionale.
Secondo Daniele Leodori del Pd è necessario âdarsi un metodoâ a questo punto, nei rapporti tra maggioranza e opposizione; a suo avviso, la gestione della fase successiva allâapprovazione del bilancio da parte di presidente del Consiglio regionale e presidente della Regione non ha corrisposto alla prassi istituzionale consolidata del Consiglio. Il primo, in particolare, perchè mai era accaduto prima che il presidente del Consiglio regionale facesse dichiarazioni di voto. âPiĂš preoccupato di quando sono entrato in Aulaâ si è quindi detto il consigliere Pd.
Valerio Novelli del Movimento cinque stelle si è associato ai toni dellâintervento di Ciarla, che ha detto di condividere del tutto. In seguito, ha anche rivendicato allâopposizione âcostruttivaâ fatta in Consiglio il merito di alcuni correttivi apportati alla manovra, specie sulla questione dei fondi per la cultura. Cercare una convergenza tra maggioranza e opposizione non è âconsociativismoâ, ha detto Novelli riprendendo un passaggio del presidente Rocca.
Massimiliano Valeriani del Partito democratico ha detto di ritenere che il presidente Rocca dovrebbe prendere atto della necessitĂ di procedere a un dibattito franco tra maggioranza e opposizione. Un errore, secondo Valeriani, lâatteggiamento di Rocca dopo lâapprovazione del bilancio ma anche un errore del presidente Aurigemma non farglielo notare. Lâaugurio è che dalle prossime settimane possa iniziare un confronto di tipo diverso in Consiglio, ha concluso Valeriani.
Ancora per il Pd, Emanuela Droghei ha detto di essere rimasta molto colpita dalla definizione di âconsociativismoâ venuta dal presidente Rocca e che non ritiene corrisponda alla situazione politica in essere in questa Regione. Eleonora Mattia del Pd, con un richiamo al regolamento, ha poi fatto osservare come lâAula e le commissioni siano in una condizione di inoperositĂ forzata. Tornando sulla questione della manifestazione seguita alla commemorazione di Acca Larentia, Mattia ha richiamato tutti a ânon alimentare un clima di odio e tensioneâ. âUn vuoto politicoâ, secondo Michela Califano del Pd, è quello che contraddistingue questa fase della politica regionale. âFateci lavorareâ è stato lâappello di Marta Bonafoni, sempre del Pd, a proposito dellâiter delle proposte di legge e dellâattivitĂ delle commissioni consiliari. Un immobilismo della maggioranza, quello individuato dalla consigliera, che dipende dal modo di porsi istituzionalmente dei due presidenti, dellâAula e della Regione.
Per la maggioranza, ha preso la parola Daniele Sabatini, capogruppo di Fratelli dâItalia: il buon lavoro fatto in occasione del bilancio è ciò da cui si deve ripartire, a suo avviso. Per quanto riguarda il dibattito odierno, insieme a interventi perfettamente legittimi nei toni e nelle richieste, ci sono state per Sabatini anche punte di propaganda, in altri casi. Non ha avuto difficoltĂ a riconoscere qualche errore di gestione in conclusione dei lavori sul bilancio da parte della maggioranza, Sabatini, errori che in parte hanno anche contribuito a svalutare quello che era stato comunque un buon lavoro. Ma il fatto che questa Giunta stia lavorando non può essere messo in dubbio da nessuno, a suo avviso.
Nella replica, Rocca ha respinto ancora le accuse mosse a suo carico, dalla questione del dimensionamento scolastico a quella del suo atteggiamento nei confronti della manifestazione neofascista seguita alla commemorazione dei fatti di Acca Larentia, che in alcun modo, a suo avviso, può essere tacciato di ambiguitĂ sul fondamentale tema dellâadesione ai valori della Costituzione repubblicana, tra cui il ripudio del fascismo. Mantenersi su un piano di realtĂ deve essere per Rocca la regola, perchè la propaganda non è mai produttiva di risultati concreti. Tra pochi giorni sarĂ presentato il lavoro del primo anno di questa Giunta e su questo, sui dati concreti, si dovrĂ aprire il dibattito, ha concluso il presidente.
â Foto: xl5/Italpress â
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