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BASOVIZZA (TRIESTE) (ITALPRESS) – “Basovizza è un luogo del cuore. Sono venuta molte volte qui da ragazza, quando farlo voleva dire essere additati, accusati, isolati. Sono tornata da adulta a celebrare finalmente quel Giorno del Ricordo che spazzava via una volta per tutte la congiura del silenzio che per imperdonabili decenni aveva avvolto la tragedia delle foibe e il dramma dell’esodo nell’oblio dell’indifferenza. Torno oggi con qualche ruga in più e una grande responsabilità sulle spalle”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel suo intervento al Monumento nazionale di Basovizza per il Giorno del Ricordo delle vittime delle foibe.

“Siamo qui per chiedere ancora perdono a nome delle istituzioni di questa Repubblica, per il colpevole silenzio che per decenni ha avvolto le vicende del nostro confine orientale, oltre che per rendere omaggio a tutti gli istriani e i giuliano-dalmati che per rimanere italiani decisero di lasciare tutto, per restare con l’unica cosa che i comunisti titini non potevano togliere loro: l’identità”, ha aggiunto Meloni.

“10 febbraio, nel Giorno del Ricordo il mio pensiero va ai martiri delle foibe e agli esuli di Istria, Fiume e Dalmazia. L’Italia onora la memoria di chi fu vittima di quegli orrori disumani e non dimentica il dolore patito da chi fu costretto ad abbandonare la propria casa e la propria terra per amore dell’Italia”, aveva scritto in un post Meloni su Facebook prima della cerimonia di Basovizza.

– Foto: Palazzo Chigi –

(ITALPRESS).

 

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