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Harris “Trump istigò l’assalto a Capitol Hill”

WASHINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) – “Sappiamo chi è Donald Trump. È una persona che si trovava proprio qui quattro anni fa e inviò una folla armata al Campidoglio degli Stati Uniti per ribaltare la volontà del popolo su una elezione libera ed equa. Un’elezione che sapeva di aver perso. Americani sono morti a causa di quell’attacco, 140 agenti delle forze dell’ordine sono rimasti feriti, e tutto questo mentre Donald Trump sedeva alla Casa Bianca guardando lo svolgersi della violenza in televisione”. Lo ha detto Kamala Harris, nel parco dell’Ellipse, a Washington, all’ultimo raduno prima dell’Election Day. La scelta del luogo non è casuale per la candidata democratica, poiché si tratta dello stesso punto in cui quasi quattro anni fa l’ex presidente Donald Trump istigò i suoi sostenitori ad assaltare il Campidoglio degli Stati Uniti. Nonostante l’apertura delle porte fosse prevista alle 15 i sostenitori hanno iniziato a mettersi in fila già dalla mattina, acquistando gadget di ogni tipo tra cappelli, magliette e felpe. Nessuno lascia il suo posto fino all’apertura delle porte, avvenuta con qualche minuto di ritardo rispetto a quanto previsto. Salita sul palco intorno alle 19:30, Kamala Harris ha subito fatto cenno all’assalto a Capitol Hill di quattro anni fa, ribadendo la necessità di fare delle accurate riflessioni in vista del voto del 5 novembre.
Tra i sostenitori di Kamala Harris c’è la voglia di un cambiamento storico e la paura di un ritorno al passato. “Dobbiamo fare la storia perché può essere la prima donna di colore a diventare presidente – afferma una sostenitrice presente al raduno -. Dobbiamo assicurarci che il mondo sappia quanto contano le vite delle donne”. Della stessa opinione è un’altra ragazza di colore che ribadisce l’importanza di sfruttare la possibilità di avere una presidente donna alla Casa Bianca: “Credo che nella nostra storia non siamo mai stati davvero in grado di mostrare il nostro potere come adesso. Se Kamala Harris diventasse presidente degli Stati uniti sarebbe un grande passo. Basti pensare che un tempo noi donne non potevamo nemmeno votare”. La vicepresidente non è l’unica a tenere bene a mente quanto accaduto quattro anni fa a Capitol Hill, anche tra i sostenitori c’è chi ricorda bene quell’avvenimento e chi invece è preoccupato per le questioni geopolitiche e per le guerre in Ucraina e Medio Oriente.
“In questo momento stiamo affrontando alcune cose davvero spaventose e abbiamo già diversi problemi a livello nazionale e internazionale per avere di nuovo Trump come presidente”, afferma una preoccupata sostenitrice di Harris. Opinione che trova conferma in un altro sostenitore, presentatosi al raduno con la t-shirt di un gatto con la scritta “Harris”: “Oggi siamo nel luogo in cui quattro anni fa ebbe inizio l’assalto a Capitol Hill. È importante essere in tanti per dare un messaggio al Paese”. A meno di una settimana dall’Election Day la situazione è totalmente incerta, i sondaggi sono estremamente equilibrati, ma le tensioni non si placano. Al termine del comizio si è svolta una manifestazione pro-Palestina che ha temporaneamente bloccato i sostenitori di Harris nell’area interessata dal raduno.

– Foto xp6/Italpress –

(ITALPRESS).

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