ROMA (ITALPRESS) – Potrà anche fare tanti altri film di successo, come peraltro sta facendo sia come attore sia come produttore, ma per molti di noi Leonardo DiCaprio rimarrà per sempre lo sfrontato a affascinante artista squattrinato del kolossal di James Cameron “Titanic”. Ed è ripensando a quel ruolo che lo ha reso uno degli attori più influenti della sua generazione che gli facciamo gli auguri per i 50 anni che compirà l’11 novembre.
Leonardo, che deve il suo nome al dipinto del Da Vinci che sua madre incinta stava osservando quando lui scalciò per la prima volta, è nato infatti l’11 novembre 1974 a Los Angeles. Una città che è quasi un destino per chi, come lui, aveva voglia di recitare e che è apparso per la prima volta in televisione a soli 3 anni, in uno spettacolo per bambini. Poi lo spot pubblicitario per una marca di latte e, a 16 anni, i primi ruoli nella serie tv “Genitori in blue jeans” (è Luke, un ragazzino povero e problematico adottato dalla famiglia Seaver) e nella soap “Santa Barbara” (nei panni di Mason, un personaggio minore).
Al cinema arriva nel 1991 con un b-movie, “Critters”, seguito da “Voglia di ricominciare” con Robert De Niro e da “Buon compleanno Mr Grape” di Lasse Hallstròm che gli regala la prima candidatura agli Oscar come migliore attore non protagonista. Dopo altri titoli come “Romeo + Giulietta” di Baz Luhrmann e “La stanza di Marvin” ancora con De Niro (e Meryl Streep e Diane Keaton), arriva “Titanic” seguito, a breve distanza, da “La maschera di ferro” (che gli frutta un Razzie Award per la doppia interpretazione di re Luigi XIV e del suo gemello Filippo. Grazie al successo del primo, l’attore dà vita alla Leonardo Di Caprio Foundation, da allora molto attiva nel campo della salvaguardia ambientale, tema che gli è assai caro come dimostrano alcuni suoi documentari.
Dopo “Trainspotting” (e le relative polemiche sulla devastazione dell’isola Phi Phi Island, set del film), Di Caprio è il protagonista di “Gangs of New York” di Martin Scorsese con il quale inizia un fruttuoso sodalizio, seguito a breve distanza da “Prova a prendermi” di Steven Spielberg. Nel 2004, anno in cui fonda la Appian Way Productions e diventa produttore, l’attore torna a lavorare con Scorsese per “The Aviator”: lo produce e ne è il principale interprete. I due sono di nuovo sul set insieme nel 2006 per “The Departed – Il bene e il male”, film da quattro Oscar. Seguono “Revolutionary Road” di Sam Mendes, “Shutter Island” di Scorsese, “Inception” di Christopher Nolan, “J. Edgar” di Clint Eastwood, “Django Unchained” di Quentin Tarantino, “Il grande Gatsby” di Baz Luhrmann, “The Wolf of Wall Street” di Scorsese. Nel 2015 Di Caprio è il protagonista di “Revenant – Redivivo” di Alejandro Gonzàlez Iñàrritu: dopo più di venti anni di carriera e cinque nomination agli Oscar, l’attore vince finalmente la statuetta come miglior attore. Seguono “C’era una volta a… Hollywood” di Tarantino e, nel 2023, “Killers of the Flower Moon” ancora di Scorsese.
-foto Agenzia Fotogramma-
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