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LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Gli agricoltori maltesi hanno presentato cinque proposte al governo maltese al termine di una protesta nazionale sul lungomare di La Valletta.
Malcolm Borg di Ghaqda Bdiewa Attivi afferma: “possiamo continuare a dipendere così tanto dalle importazioni e scartare i prodotti locali?”. Attualmente Malta importa circa l’80% del suo fabbisogno alimentare, sia fresco che congelato.
Gli agricoltori maltesi chiedono che venga bloccato l’ingresso a Malta di prodotti alimentari extra-UE se la fornitura locale soddisfa la domanda. Il governo dovrebbe negoziare con l’UE per ottenere l’autorizzazione a farlo.
Chiedono anche test più rigorosi sui prodotti alimentari extra-UE.
Gli agricoltori chiedono anche sussidi governativi su fertilizzanti, foraggi e sui costi di importazione di mangimi, tra le altre cose.
Gli agricoltori hanno dichiarato che è “assurdo” che un paese come Malta, con un numero limitato di terreni agricoli, consideri e incoraggi il mantenimento dei terreni a riposo. Gli agricoltori chiedono al governo maltese di bloccare l’attuazione delle leggi dell’UE che possono influenzare l’agricoltura locale fino a quando non ci saranno prove sufficienti che sugli impatti. Gli agricoltori hanno citato come esempi rilevanti le leggi derivanti dal Green Deal europeo o le leggi per porre fine all’allevamento di polli in gabbia.
E’ stata la seconda protesta degli agricoltori in altrettante settimane e una di una serie di proteste degli agricoltori nelle capitali europee, tra cui Roma, Madrid e Atene.
-foto Agenzia Fotogramma-
(ITALPRESS).

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