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Marocco: Macron in visita a Rabat il 28 ottobre

Il presidente francese Emmanuel Macron si recherà in visita di Stato in Marocco dal 28 al 30 ottobre per rilanciare le relazioni bilaterali dopo tre anni di crisi acuta. Lo ha annunciato un comunicato stampa del gabinetto reale di Rabat.

Questa visita, che fa seguito all’invito rivolto a fine settembre dal re del Marocco, Mohamed VI, “riflette la profondità delle relazioni bilaterali, basate su un partenariato solido e radicato” con il “desiderio comune” di “rafforzare i legami multidimensionali che uniscono i due paesi”, ha assicurato il gabinetto reale.

Il 30 luglio, la Francia ha aperto la strada al riscaldamento bilaterale sostenendo un piano di autonomia del Marocco per il territorio conteso del Sahara Occidentale, considerandolo “l’unica base” per risolvere il conflitto di quasi cinquant’anni con i separatisti del Polisario.

La visita di Stato del presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron in Marocco su invito del Re Mohammed VI, annunciata oggi in un comunicato stampa del Ministero della Casa Reale, del Protocollo e della Cancelleria, segna una tappa decisiva nel rafforzamento della partnership eccezionale che unisce i due paesi.

Questa visita, precisa il comunicato, “riflette la profondità delle relazioni bilaterali, basate su un partenariato radicato e solido, grazie alla volontà comune dei due Capi di Stato di rafforzare i legami multidimensionali che uniscono i due Paesi”.

Parigi e Rabat hanno storicamente coltivato questi legami multidimensionali e sono chiamati a rafforzarli ulteriormente, come parte di una nuova dinamica volta ad entrare in un nuovo capitolo di questa eccezionale partnership. Questo partenariato vive oggi un salto di qualità, in un nuovo contesto, sotto la guida dei due capi di Stato, Sua Maestà il Re Mohammed VI e il Presidente Emmanuel Macron.

Questa visita si svolge innanzitutto in un contesto nuovo, quello del sostegno dichiarato della Francia al piano di autonomia del Marocco, che rafforza la sovranità del Marocco sulle sue province meridionali. Questa decisione segna una nuova tappa nelle relazioni franco-marocchine, nel quadro di una dinamica internazionale positiva che la questione del Sahara vive da diversi anni, sotto la guida di Re Mohammed VI.

In tutti i settori si sta scrivendo una nuova pagina nella storia comune e si sta rivelando una nuova dimensione della comunità di destini tra i due paesi, attraverso una visita di Stato del presidente Macron che segna una nuova era di cooperazione strategica, basata sulla reciproca rispetto e interessi comuni.

Sul piano delle relazioni bilaterali, la visita del presidente Macron allineerà il partenariato marocchino-francese alle aspettative dei due capi di Stato, a livello politico e in settori economici strategici come le energie rinnovabili, le nuove tecnologie, l’industria, l’istruzione, la cultura, ecc.

Con la sua proiezione regionale e continentale, una storia millenaria, sostenuto da una leadership reale che distingue il Marocco in termini di modernità e progresso, il Regno si posiziona come partner d’elezione della Francia, attrattivo in termini di investimenti e garante della pace e della stabilità nel suo ambiente immediato e nel continente. L’ambizione dei due Paesi, e dei due capi di Stato, è consolidare questa rinnovata partnership, portando prosperità condivisa a beneficio dei due Paesi ma anche a livello africano.

Lo sviluppo socioeconomico è al centro degli interessi comuni di Parigi e Rabat, grazie ad investimenti incrociati nel campo dell’industria, delle energie rinnovabili, delle nuove tecnologie e persino dei servizi, con l’obiettivo di essere in linea con le aspettative del nuovo generazioni dei due Paesi, ma anche dell’intero continente africano.

Su uno spettro più ampio, Rabat e Parigi hanno dimostrato la loro capacità di coordinare le loro azioni a livello internazionale e all’interno di varie piattaforme multilaterali. Questa è una necessità ancora più urgente oggi, di fronte ai conflitti e agli sconvolgimenti che scuotono il mondo. È in questo spirito di coordinamento degli sforzi, consultazione e dialogo politico calmo e costruttivo che i due paesi intendono costruire le loro future relazioni, in particolare per quanto riguarda la cooperazione in materia di sicurezza e gli sforzi comuni per mantenere la pace nelle zone di conflitto.

 

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