POTENZA (ITALPRESS) – “Abbiamo 945 milioni per la Regione Basilicata”, la 17esima “a firmare questo Accordo di coesione, 83 erano già stati anticipati nel 2021. Sono risorse imponenti che servono a finanziare diversi progetti e linee di azione e che complessivamente riusciranno ad attivare investimenti per circa 970 milioni di euro”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in occasione della firma dell’Accordo per lo sviluppo e la coesione tra il Governo e la Regione Basilicata. “La grande sfida è quella delle infrastrutture, lo strumento che definisce la possibilità di competere ad armi pari: non immagino un Mezzogiorno d’Italia dove fare assistenza, immagino un Mezzogiorno” che vuole “le stesse opportunità degli altri”. Sulle infrastrutture c’è “la parte più significativa in termini di risorse che vengono investite: ci sono complessivamente 200 milioni di euro sulla messa in sicurezza del sistema viario lucano, ma c’è anche il trasporto ferroviario.
Tra i progetti finanziati c’è l’ammodernamento e l’ampliamento della rete ferroviaria interna alla zona industriale di Ferrandina, per dotare il polo strategico di un collegamento con la rete RFI. Ci sono le risorse per l’acquisto di due nuovi treni a trazione elettrica per il trasporto passeggeri e l’introduzione del sistema di bigliettazione elettronica nel trasporto pubblico locale. C’è il trasporto aereo: prevediamo in particolare un progetto di elisuperficie per il trasporto di persone e di merci attraverso elicotteri e droni, soprattutto per rendere più facilmente raggiungibili le aree industriali, perchè la velocità nell’industria e nella produzione fa la differenza”.
Vale poi “circa 140 milioni di euro il capitolo che viene destinato alle politiche ambientali”, a un “pacchetto molto articolato di interventi: tra questi l’efficientamento del sistema idrico regionale regionale, il completamento dell’impiantistica dei rifiuti, la messa in sicurezza del territorio dal rischio idrogeologico” che “di solito finisce tra le ultime priorità, però i politici che hanno una coscienza i soldi su questo ce li devono mettere, perchè poi non saprai mai se hai salvato la vita a qualcuno, ma almeno ci hai provato”. Inoltre “c’è un capitolo dedicato alla riqualificazione urbana e agli interventi sugli immobili di proprietà pubblica, su cui complessivamente investiamo circa 135 milioni di euro”. Per i giovani e il diritto allo studio del resto sarà realizzato “uno studentato a Potenza per accogliere gli studenti fuorisede: vogliamo che la Basilicata sia sempre più attrattiva, anche al di fuori dei suoi confini”. Per lo sport, c’è “un piano sulle strutture sportive pubbliche che permetterà di dotare Potenza di un centro federale del nuoto ad alta specializzazione”.
Guardando allo scenario nazionale e internazionale, “nonostante la situazione molto complessa che l’Italia e tutta la comunità internazionale stanno affrontando, la nostra economia sta dando dei segnali che sono molto incoraggianti: ci sono dati belli, positivi che ci spingono a continuare a fare meglio, che ci dicono che c’è voglia di fare e di superare questa una fase difficile. Lo vediamo con i dati sull’occupazione: abbiamo attualmente record di occupazione, record di numero di occupati, record di contratti stabili, record di lavoro femminile: una grande sfida in rapporto alla natalità”. Sul Pnrr “le cose stanno andando molto bene e ringrazio tutti i livelli istituzionali perchè o si lavora tutti insieme o non si riesce a mettere a terra con velocità tutti gli obiettivi” del Piano. “Abbiamo rivisto il Pnrr non solo per modificare alcune priorità, ma anche per mettere in sicurezza alcuni provvedimenti che, con le tempistiche molto stringenti del Piano, si rischiava di perdere” i finanziamenti. Con la rimodulazione del Pnrr “abbiamo liberato 21 miliardi di euro, dei quali 12 vanno alle imprese”, perchè “non è lo Stato che crea ricchezza” o “abolisce la povertà per decreto: sono le aziende con i loro lavoratori che producono ricchezza”. Lo Stato deve “mettere le aziende con i loro lavoratori nella condizione di produrre ricchezza al meglio”, ha sottolineato. “Una dinamica molto interessante riguarda i titoli di Stato italiani: l’ultima volta che noi abbiamo piazzato dei titoli di stato sul mercato estero c’erano disponibili 10 miliardi di euro.
Sono arrivate richieste per 155 miliardi di euro. Oggi l’Italia è una nazione sulla quale gli altri vogliono investire. Chiaramente non sto dicendo che va tutto bene”, ma “ci sono delle scintille”.
Anche i BTP Valore dedicati ai piccoli risparmiatori italiani “in tre emissioni hanno raccolto 53 miliardi di euro: è molto bello in primo luogo perchè è uno strumento che a noi di mettere a disposizione dei risparmiatori italiani uno strumento nel quale mettere al sicuro i loro risparmi, ma anche di rimettere più parte possibile del debito pubblico italiano” nelle nostre mani perchè così “siamo padroni del nostro destino”.
Sull’inflazione, “l’Italia oggi è tra le nazioni del G7 che ha il tasso di inflazione più basso: dobbiamo continuare a correre e a lavorare bene, dobbiamo continuare a farlo tutti insieme. Questa nazione deve avere la forza la capacità di marciare tutta nella stessa direzione, perchè davvero possiamo costruire qualcosa di molto diverso da quello a cui pensiamo di essere abituati”. Chiaramente, ha sottolineato, “bisogna concentrare le proprie risorse sulle cose importanti”, ovvero “sulle imprese”, ma anche “sull’agricoltura: il nostro comparto agricolo era in forte difficoltà, conosciamo il contesto nel quale gli agricoltori operano”, tra “costi di produzione che aumentano e prezzi di vendita che diminuiscono, con scelte che sono state fatte a livello europeo che in alcuni casi hanno pensato che la transizione verde si dovesse fare proprio contro gli agricoltori, che è una follia perchè chi pensa di poter difendere l’ambiente senza chi difende l’ambiente (perchè da quello trae il suo profitto) semplicemente non sa di che cosa sta parlando”, ha ribadito. Nell’ultimo Consiglio Europeo “ho chiesto un dibattito proprio sul sostegno al mondo agricolo” e “la commissione nelle conclusioni del Consiglio ha riportato alcune cose molto importanti in tema di revisione della politica agricola comune, di sburocratizzazione e di sostegno alle filiere. Siamo riusciti a fare inserire anche il riferimento alla possibilità che la Commissione Europea proroghi il regime degli aiuti di Stato in agricoltura che altrimenti scadrebbe adesso a fine giugno”, ha aggiunto Meloni. “Quando si portano posizioni sostenibili e credibili e si cerca di dialogare seriamente con gli altri, alla fine dei risultati arrivano”.
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