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Midiri

PALERMO (ITALPRESS) – “Il messaggio che vogliamo dare ai nostri laureati è che l’Ateneo non si è impegnato solo per la loro formazione, ma lotta giornalmente per creare condizioni, prospettive, sogni e visioni di lavoro”. Così il rettore dell’Università di Palermo, Massimi Midiri, a margine del tradizionale Graduation day, svoltosi nel campus di viale delle Scienze, a Palermo, e suggellato, sul modello americano, dal lancio collettivo del tocco. All’evento, svoltosi nel piazzale antistante al complesso di Ingegneria, hanno preso parte 378 ragazzi laureati nelle sessioni di marzo, luglio e ottobre.
“Vogliamo convincere i nostri ragazzi – aggiunge Midiri – a restare al sud, o quantomeno andare al nord per implementare il proprio bagaglio conoscitivo e poi tornare: questo è un sistema che sta migliorando ed è in stretto contatto con il mondo. Il dato più significativo è che l’impresa è dietro l’angolo e sta diventando uno dei motori più importanti dell’Università: i nostri corsi di studio nascono come iniziative per le imprese, l’idea di sapere e saper fare sta diventando sempre più importante e questo sta iniziando a creare un background in grado di rendere lo studente un professionista competente, nonché pronto per affrontare sfide complicate come siccità e biodiversità. Su queste avremo bisogno delle migliori competenze possibili”. Il dialogo con il mondo d’impresa siciliano, aggiunge il Rettore, “va benissimo ed è sempre più ricco. Stiamo creando le condizioni per nuovi posti di lavoro, con i nostri ragazzi che vengono assunti nelle imprese del territorio e non solo: in più lavoriamo per far crescere il livello di competenze delle piccole imprese, che a loro volta si rivolgono a quelle più grandi che hanno contatti a livello europeo. Stiamo intercettando una serie di bisettrici innovative in cui i ragazzi potranno fare la loro parte”. xd8/vbo/gtr

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