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CAGLIARI (ITALPRESS) – Con 918 sezioni scrutinate su 1844 resta in vantaggio il candidato del centrodestra Paolo Truzzu con il 46,1%. Subito dietro Alessandra Todde per il Campo largo del centrosinistra al 44,6%, poi più staccati Renato Soru all’8,3% e Lucia Chessa all’1%. Intanto i leader di Movimento 5 Stelle e Partito Democratico, Giuseppe Conte e Elly Schlein, sono in viaggio da Roma verso Cagliari per raggiungere il comitato di Alessandra Todde. “Il termine finale delle operazioni di scrutino, fissato entro 12 ore dal loro inizio, deve considerarsi meramente indicativo”, comunica la Regione Sardegna con una nota che chiarisce la questione della cosiddetta “tagliola”. Nel 2019, infatti, le operazioni si conclusero dopo le 19 e si dovette attendere quasi un mese per la proclamazione ufficiale del presidente e dei consiglieri. Le schede non ancora scrutinate furono sigillate e si dovette attendere un ulteriore passaggio in Corte d’Appello. “Salvo che intervengano cause di forza maggiore, gli Uffici elettorali di sezione sono tenuti a completare tutte le operazioni di competenza”, spiega la Regione.

Alla conclusione delle operazioni di voto per l’elezione del presidente della Regione e per il XVII Consiglio Regionale, hanno votato nelle 1884 sezioni 758.252 elettori che rappresentano il 52,4% degli aventi diritto.
Il corpo elettorale, ripartito nei 377 comuni dell’isola e nelle 1884 sezioni del territorio regionale, è di 1.447.753 elettori, di cui 709.837 uomini e 737.916 donne; l’età media degli elettori è di 54,2 anni.
Nelle elezioni regionali del 2019, alla stessa ora, avevano votato 780.769 su 1.470.401 aventi diritto al voto (53,09%).
Nelle elezioni regionali del 2014, invece, avevano votato 774.031 elettori su 1.480.332 aventi diritto al voto (52,28%).

A sfidarsi nella corsa a Villa Devoto sono stati Renato Soru, Lucia Chessa, Paolo Truzzu e Alessandra Todde. Il primo, candidato per la Coalizione sarda, è l’unico dei candidati ad aver già ricoperto il ruolo di governatore tra il 2004 e il 2008. Tra il 2014 e il 2016, inoltre, Soru è stato europarlamentare e segretario regionale del Pd, partito che ha lasciato lo scorso anno e che dopo l’accordo con il Movimento 5 Stelle ha deciso di non appoggiare a queste elezioni per tentare la corsa in solitaria. A sostenerlo ci sono 5 liste di ispirazione centrista, progressista e indipendentista: +Europa-Upc-Azione, Vota Sardigna, Progetto Sardegna, Liberu e Rifondazione comunista. E a proposito dell’alleanza tra Partito Democratico e 5 Stelle, il cosiddetto Campo largo, la scelta per questo ticket è ricaduta su Alessandra Todde, deputata pentastellata con un passato da imprenditrice, poi sottosegretaria nel Conte II e vice ministra dello Sviluppo Economico nel governo Draghi.
Per lei 10 liste di centrosinistra: Pd, M5S-A Innantis, Progressisti, Alleanza Verdi Sinistra, Uniti per Alessandra Todde, Psi-Sardi in Europa, Fortza Paris, Sinistra Futura, Demos e Orizzonte Comune.
Uscendo dal doppio fronte progressista, c’è poi il centrodestra guidato da Paolo Truzzu. Sindaco di Cagliari dal 2019, Truzzu è il nome fortemente voluto da Fratelli d’Italia sui tavoli regionali e nazionali, dopo che la Lega di Matteo Salvini aveva inizialmente puntato sull’uscente Christian Solinas. Nel suo curriculum anche un’esperienza da consigliere regionale tra il 2014 e 2019, oltre ad essere attualmente il vice presidente regionale dell’Anci. A sostenerlo ci sono 9 liste: Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, Psd’Az, Riformatori Sardi, Sardegna al Centro 20Venti, Udc, Alleanza Sardegna-Pli, Dc di Rotondi. Infine l’outsider di queste elezioni, Lucia Chessa. Candidata con una sola lista d’ispirazione autonomista, Sardigna R-esiste, ricopre anche il ruolo di segretaria dei Rossomori dal 2021 ed è stata sindaca del piccolo comune di Austis tra il 2005 e il 2015.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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