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ROMA (ITALPRESS) – Garantire più elevati standard di sicurezza e rilanciare il territorio anche grazie a progetti di rigenerazione urbana in grado di migliorare la qualità della vita dei cittadini. E’ l’obiettivo del progetto Pilota nel quartiere di Tor Bella Monaca a Roma, siglato oggi al Viminale dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi; dal ministro per lo Sport, Andrea Abodi; dal presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca; e dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. Un protocollo che prevede il recupero del patrimonio di edilizia residenziale pubblica e di illuminazione pubblica stradale relativamente all’intero complesso residenziale di via Santa Rita da Cascia, mediante l’istallazione di un impianto di videosorveglianza, l’introduzione di un servizio di guardiania e sicurezza e di un servizio di portierato, la ristrutturazione degli alloggi da assegnare ai portieri e alle Forze dell’ordine, la realizzazione di un playground sportivo polifunzionale e il recupero dei seminterrati. “Questo protocollo è molto importante perchè diamo visibilità a un impegno interistituzionale che mettere nero su bianco l’azione di riqualificazione per favorire la pratica dello sport e proporre alternative rispetto alle attrattive di altro genere. Non è una attenzione episodica – afferma il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi -, il nostro governo ha dedicato alla sicurezza risorse importanti dove diamo attenzione verso il territorio nazionale ma soprattutto nelle aree metropolitane e alle sue periferie, una attenzione che cerchiamo di rinnovare quotidianamente”. Si tratta di “interventi non solo di sicurezza che devono essere fondamentali ma che non devono essere gli unici” perchè sono necessari interventi “di riqualificazione degli spazi, di offerta alla cittadinanza sia di quello che è l’elemento del diritto all’abitazione, ma anche del diritto a praticare lo sport”. Per il ministro dello Sport, Andrea Abodi, “è una giornata di soddisfazione che si associa ad altre già vissute e altre che verrano, dove emerge la voglia e il piacere di collaborare tra istituzioni, una collaborazione che porta risultati che sono come delle medaglie. Spesso gioiamo di risultati sportivi, ma la massima soddisfazione è quando lo sport ricopre un ruolo sociale, la consacrazione del ruolo di difesa immunitaria sociale. La firma di questo protocollo è un altro segnale che anche a Tor Bella Monaca lo Stato non interviene solo come ha fatto questa mattina – prosegue – ma lo fa anche con la pratica sportiva, con il contrasto al degrado urbano che si vive nelle città ma ancor più nelle periferie. La soddisfazione di questa firma e il piacere di un cantiere che si apre, siamo tutti partecipi di questa progettualità affidata a Sport e Salute che realizzerà quest’opera, spero che il cantiere aprirà presto. Questo in un certo senso è nel solco culturale di quanto stiamo facendo a Caivano, il senso della presenza dello sport che ripristina socialità e umanità”.
“Questa è la tappa di un percorso, la cosa importante è che oggi non c’è una fotografia – conclude -, ma c’è un fotogramma di un film progettuale che il governo e anche le istituzioni del territorio stanno sviluppando di concerto e in armonia perchè c’è il bene comune davanti a tutto”. Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, sottolinea come Tor Bella Monaca sia stata “trascurata e abbandonata per troppi anni ed è il momento di ridare dignità ai cittadini che vivono in quei luoghi”. Il protocollo “non è la soluzione a tutti i problemi però è un segnale importante, questa è la direzione che stiamo perseguendo. Sono particolarmente contento che oggi si firmi questo protocollo e si cominci questa questa prima operazione insieme a opere di qualificazione dei complessi già abbiamo avviato”, conclude. Questo progetto “è un tassello di una serie di iniziative che stiamo realizzando per rilanciare questo quartiere importantissimo. Bisogna uscire da una situazione di degrado e di criminalità con più illuminazione, più presidi delle forze di sicurezza – afferma il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri- ma anche interventi di rigenerazione urbana come quello importantissimo finanziato dal Pnrr per 126 milioni, e poi luoghi di incontro per i giovani. Bisogna superare il concetto di quartieri dormitorio in cui non ci sono negozi, non ci sono luoghi di incontro e di socialità. Tante cose vanno fatte e noi partiamo dalle periferie. Solo così si può contenere la criminalità, servono interventi di repressione come quello di oggi – prosegue – e contemporanea servono interventi di rigenerazione urbana e sociale per offrire prospettive di vita diversa ai ragazzi che, troppo spesso, finiscono nelle maglie della criminalità”.

– Foto: xb1/Italpress –

(ITALPRESS).

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