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Sequestri al mercato di Siracusa, Schifani “Tuteliamo il made in Sicily”

SIRACUSA (ITALPRESS) – Massiccia attività di controllo nel mercato ortofrutticolo di Siracusa da parte degli agenti del Corpo forestale della Regione Siciliana coordinati dal Noras, il Nucleo operativo regionale agroalimentare Sicilia. L’operazione ha visto impegnate 14 unità del Comando e ha prodotto 6 sequestri a carico di altrettante ditte per un totale di 2.800 chili di prodotti e 9 mila euro di sanzioni. Sequestrate diverse partite di agrumi (arance, limoni, clementine) prive di qualsiasi documento che ne accertasse la provenienza.
“Controllare la filiera agroalimentare è l’unico modo per tutelare il Made in Sicily, i prodotti italiani e la salute dei cittadini – dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani -. Grazie ai controlli serrati del Corpo forestale siamo nelle condizioni di porre particolare attenzione ai prodotti provenienti dall’estero che spesso arrivano sulle nostre tavole “mascherati” da marchi italiani con grave danno per i nostri produttori e per il consumatore finale”.
Nel corso dell’operazione gli agenti hanno riscontrato diverse irregolarità sulla tracciabilità della merce rispetto alla normativa europea del 2002: il regolamento Ue prevede, infatti, che ogni merce debba viaggiare con la sua “carta d’identità”.
“Il Corpo forestale della Regione Siciliana tramite il Noras – dice l’assessore regionale al Territorio e all’ambiente, Giusi Savarino – intende rafforzare l’attività di controllo anche sui prodotti dop, igp e/o biologici, proprio in virtù dell’importanza strategica di questi marchi di qualità in un’isola come la Sicilia che si caratterizza per la grande biodiversità e per i prodotti di alta qualità”.
I controlli, sottolineano dal Corpo Forestale, sono utili anche per contrastare nelle campagne il fenomeno, frequente in questo periodo, dei furti di agrumi che provocano grossi danni agli agricoltori. Del materiale sequestrato, 2.400 chili sono stati già donati alla Caritas diocesana che avrà cura di recapitarli agli enti di beneficenza.
– foto ufficio stampa Regione Siciliana –
(ITALPRESS).

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