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TORINO (ITALPRESS) – “Siamo nella top 10 dei brand automobilistici più venduti in Europa per la prima volta nella storia. Siamo secondi per vendite dirette ai clienti privati, e in questa categoria siamo numero uno in Italia, dove eravamo quarti nel 2022, e in Francia, oltre a essere nella Top 5 in quasi tutta Europa”. Non nasconde la sua soddisfazione peri risultati 2023 Xavier Martinet, senior vice president di Dacia con responsabilità su marketing e vendite. E il 2024? “Ci aspettiamo un mercato stabile in Europa e lo stesso sarà per Dacia, che seguirà questo andamento, anche se quest’anno arriverà il nuovo Duster ma i benefici reali di questo nuovo modello li vedremo solo nel 2025” spiega ancora il manager in una tavola rotonda riservata alla stampa specializzata a cui è stata invitata anche Italpress.
In Europa, Dacia ha venduto 562.890 unità, con un aumento del 17,4% su un mercato in crescita del 13,9%. Dacia guadagna così ben quattro posizioni, attestandosi ora all’undicesimo posto sul mercato europeo delle autovetture più i veicoli commerciali con una quota del 3,8%, che sale al 4,3% per le sole autovetture, arrivando all’8,3% (+0,7 punti) guardando alle sole autovetture per i clienti privati. A livello di modelli la Sandero si attesta a 269.899 veicoli (+17,6%), con 200.633 unità vendute nel mondo Duster è in aumento dell’1,7% rispetto al 2022, Jogger arriva a 94.095 unità nel mondo (+65,6%) e infine con 61.803 unità vendute nel mondo c’è l’elettrica Spring (+26,4%). Proprio la nuova versione dell’unica Bev di Dacia, prodotta in Cina dal 2021, insieme al nuovo Duster sono le novità di punta di quest’anno, prima che a fine 2024 tocchi al Bigster, un veicolo del segmento C cche arricchirà la gamma.
Nessuna rivoluzione all’orizzonte invece sul fronte dell’elettrificazione, Dacia sembra voler adattare un approccio molto conservativo. A chi gli chiede se potrebbe arrivare una Sandero ibrida o plug-in, Martinet risponde sicuro: “Potremmo produrla grazie alla piattaforma su cui la vettura è stata sviluppata. Ma la valutazione di quest’opzione non è tecnica, bensì meramente economica e commerciale: avrebbe senso per i nostri clienti? Per ora no, nei prossimi cinque anni vedremo come si evolve il mercato e come migliora la tecnologia. Al momento non c’è la domanda e la preparazione dei nostri clienti, forse nella seconda metà della decade”. Un approccio ‘multienergy’ quindi potrebbe esserci, ma non prima del 2027-2028, assicura Martinet.
Il manager Dacia è sereno anche in vista dell’imminente invasione cinese, con modelli Bev a basso costo. “Sono preoccupato? Sì, perchè hanno prezzi aggressivi. Noi più preoccupati degli altri? No, perchè siamo tra i pochi che possono competere con loro sui prezzi. Specie se continueremo a dare il meglio nei prossimi anni” spiega Martinet, sottolineando come “attraiamo consumatori in tutti i Paesi, è difficile dire chi è il nostro cliente tipo, vendiamo a tutti”. Infine, un annuncio a sorpresa, ovvero che già febbraio sarà presentato il nuovo veicolo con cui Dacia intende partecipare alla Dakar edizione 2025, un programma annunciato l’anno scorso e che ora entra nel vivo per rendere il brand del gruppo Renault sempre più globale e apprezzato.

foto: ufficio stampa Renaul Group Italia

(ITALPRESS).

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