L’olandese Niels Klapwijk è uno degli ultimi innesti del roster di Banca Macerata Fisiomed MC;
; è arrivato a Macerata a mercato chiuso, per questo è stato tesserato dal club a partire dalla quarta giornata scendendo in campo ufficialmente con la maglia biancorossa il 27 ottobre contro la OmiFer Palmi.
Niels è un giocatore di grande esperienza, classe 1985, che nella sua carriera ha giocato principalmente in squadre di massima serie: in Italia ma anche in Turchia, in Grecia, in Romania e in Polonia.
Questa mattina - 14 novembre - è stato ospite agli studi televisivi dell’emittente locale e media partner della squadra: Studio 7 TV, per registrare una puntata del format ATuttoVolley dedicato ai protagonisti della pallavolo del territorio regionale.
Riportiamo in anteprima esclusiva le sue parole.
Niels, come di consueto, ci piace conoscere qualche aspetto della vostra vita al di là della pallavolo: cosa ti piace fare nel tuo tempo libero?
«Sì, è una domanda difficile per iniziare perché negli ultimi anni ho sempre giocato a pallavolo e mi sono concentrato davvero tanto su quello; quindi non ho molti hobby al di fuori della pallavolo. Ora, però, ho una figlia e mi piace molto passare tanto tempo con lei quando abbiamo tempo libero, questo è il mio hobby più grande. Sono anche un grande appassionato di calcio e tifo per l'Ajax. Se riesco a guardare le partite, le guardo sempre.»
Raccontaci della tua famiglia: loro non sono in Olanda, ma c’è comunque un po’ di distanza tra voi.
«Sì, sì. La scorsa stagione ho giocato a Brescia, e siamo rimasti lì. La mia famiglia è rimasta lì. Ho una moglie e una figlia. Siccome mia figlia ha sei anni e ora va a scuola, non volevamo trasferirla per farla venire qui perché è molto felice nella sua scuola. Così abbiamo deciso che loro restassero a Brescia, mentre io gioco qui.»
Parliamo di volley: quando hai iniziato a giocare?
«Quando ero molto piccolo, ho iniziato a giocare a calcio, come fanno la maggior parte dei bambini; poi ho scoperto che non ero così bravo a calcio. Giocavo come difensore, ma non ero molto bravo. Tutta la mia famiglia gioca a pallavolo, ho due fratelli maggiori e anche i miei genitori giocavano a pallavolo. Quindi per me fare il passo verso la pallavolo è stato abbastanza facile e naturale; io ho iniziato a giocare quando avevo circa 14 anni.»
Nella tua carriera hai giocato in tante squadre estere, com’è vivere lontano da casa?
«Sì, sì. Ho giocato in diversi paesi e mi è piaciuto molto, perché per me è molto bello vivere in un posto, vedere come vivono le persone lì, scoprire la cultura ed essere veramente parte di quel luogo. È un'esperienza fantastica poter giocare in tutti questi paesi.»
Questo però non è col primo anno che giochi in Italia, ti piace questo paese?
«Esatto. Il mio primo anno in Italia è stato nel 2011, quindi è passato un po' di tempo. Mi piace davvero tanto l'Italia, tanto che la mia famiglia vive ancora in Italia, e abbiamo deciso che vogliamo vivere qui per i prossimi anni, perché ci piace molto com'è il paese, com'è la cultura… e il cibo, ovviamente. Quindi sì, per noi è davvero un bel paese.»
Credi che la tua esperienza sia utile per la squadra di Banca Macerata Fisiomed MC?
«Prima di venire qui, ho parlato, ovviamente, con il coach e con il direttore tecnico: mi hanno detto che è una squadra giovane e che avevano bisogno di giocatori con esperienza. Mi sono sentito subito molto bene quando hanno parlato con me, quindi sono molto felice di poter aiutare la squadra, perché penso che sia la cosa più importante e, naturalmente, devo fare il mio lavoro come opposto: segnare punti.»
Cosa pensi della squadra e della società ?
«È una squadra davvero bella. Sono molto felice di essere qui. La squadra mi ha accolto in modo molto aperto e mi sono sentito bene fin da subito con i ragazzi e con la società . Voglio dire, è molto professionale; non me l'aspettavo. Ma, per esempio, sono saliti dalla A3 la scorsa stagione e penso che abbiano l'organizzazione necessaria per giocare in Superlega con questa squadra, perché hanno tutto. Hanno fatto davvero un ottimo lavoro»
La prossima partita sarà contro Evolution Green Aversa, cosa ti aspetti da questo match?
«Aversa ha una squadra davvero forte, quindi sarà una partita difficile, soprattutto perché giochiamo nel loro palazzetto. Inoltre, non abbiamo ancora trovato il nostro ritmo per giocare le partite in trasferta. Quindi sarà dura. Sarà una grande battaglia, come ogni partita, perché questa stagione, penso, è ancora più difficile rispetto alla scorsa. Quindi, sì, sarà una partita combattuta. Spero.»
Lucrezia Coppa - Redazione